La Mini Cooper S E Countryman All4

Ibrida e plug-in Countryman porta la Mini nel futuro, ecco la versione a recupero d'energia

di Giampiero Bottino
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MILANO - Lo confessiamo: ci siamo sbagliati. Quando abbiamo ricevuto l’invito per l’anteprima riservata alla stampa italiana della Mini Cooper S E Countryman All4, abbiamo pensato che anche il marchio britannico di Bmw Group avesse ceduto alla moda – sempre più diffusa tra le case automobilistiche – di ottimizzare tempi (e costi) di questa onerosa categoria di appuntamenti, presentando due modelli in un colpo solo. Solo una volta raggiunta la location milanese dell’evento ci siamo resi conto dell’equivoco: non si trattava di fare la conoscenza con le ultime versioni della Mini più performante e della sua declinazione nelle vesti di Suv compatto a trazione integrale. La E non era la congiunzione più utilizzata nella lingua italiana, ma l’iniziale di Electric, e sotto quel nome chilometrico – interamente declinato in lettere maiuscole quasi a incoraggiare (involontariamente) l’equivoco – si nascondeva la prima escursione della Mini nel campo della propulsione ibrida plug-in.
 

Il primo marchio del gruppo di Monaco a mettere su strada – nel 2008 – una flotta di oltre 500 vetture elettriche in tre continenti, ha fornito una preziosa base di dati sperimentali al Bmw Project i che qualche anno dopo sarebbe diventato il fulcro delle ricerca di Monaco nel campo delle alimentazioni alternative, culminato con lo sviluppo delle Bmw i3 e i8 basate sulle soluzioni tecnologiche eDrive alle quale la stessa Countryman ibrida ha attinto largamente.
Con risultati persino sorprendenti, come abbiamo potuto constatare nel test su un tracciato a tratti molto impegnativo, disegnato tra le montagne che separano i due rami del lago di Como e che hanno avuto un ruolo decisivo nel costruire la leggenda del giro ciclistico di Lombardia. Sui tornanti e sulle brusche impennate della strada la Countryman elettrificata ha dimostrato di non aver perso nulla del “go kart feeling” che incarna la filosofia Mini per quanto riguarda il dinamismo.


Sempre agile e reattiva, sul piano delle performance pure ha rivelato di avere qualcosa in più rispetto alle sorelle convenzionali: merito della funzione boost, cioè del surplus di coppia che il motore elettrico mette a disposizione di quello termico quando vengono richieste delle accelerazioni particolarmente dinamiche. Del resto, la combinazione dei due motori garantisce anche a livello di caratteristiche tecniche che la qualifica di Cooper S attribuita alla prima Mini ibrida plug-in è pienamente giustificata: dall’accoppiamento tra il tre cilindri 1.5 a benzina da 136 cv con tecnologia TwinPower Turbo e il motore elettrico da 88 cv nasce un sistema da 224 cv e 385 Nm di coppia massima, ben assistito dal cambio Steptronic a 6 rapporti che trasmette la coppia alla ruote anteriori, come vuole il credo tecnologico Mini, e accreditato di un’accelerazione 0-100 in 6,8 secondi.
 

 

Con una potenza che basta e avanza per garantirne il temperamento, la Countryman plug-in non mostra la sua esuberanza solo sul nastro asfaltato, ma è pronta ad affrontare anche i terreni più insidiosi. Il merito è del sistema di trazione integrale che in un certo senso può essere considerato un’eredità del Bmw Project i. Seppure in configurazione inversa, infatti, il sistema di trasferimento alle ruote posteriori della coppia generata dal motore elettrico è analogo a quello della futuristica coupé ibrida plug-in Bmw i8. La Cooper S E Countryman All4 dispone quindi di una trazione integrale “elettrica” attivata automaticamente dall’elettronica di bordo che gestisce il passaggio dalle due alle quattro ruote motrici in modo da ottimizzare il comportamento della vettura in funzione sia del tipo di terreno che si deve affrontare, sia delle abitudini di guida di chi impugna il volante.


Esteticamente riconoscibile per alcuni dettagli stilistici tutto sommato marginali, la Mini ibrida condivide con il resto della famiglia Countryman i sistemi di assistenza alla guida, i dispositivi di connettività, le tecnologie di sicurezza e le dimensioni esterne. L’unico scotto pagato alla necessità di far posto componentistica elettrica è una contenuta riduzione della capacità del bagagliaio (45 litri in meno), sotto il cui pavimento è collocato il motore elettrico che – per quanto compatto – un po’ di ingombro supplementare lo ha comunque determinato. Più fastidioso, almeno sulle lunghe percorrenze, potrebbe rivelarsi il diminuito volume del serbatoio della benzina, visto il calo da 51 a 36 litri rischia di imporre più frequenti soste al distributore. Nel listino italiano la Mini Cooper S E Countryman All4 è presente con la versione base e gli allestimenti “alti” Hype e Jungle a prezzi che partono rispettivamente da 38.050, 41.300 e 40.650 euro. Livelli analoghi a quelli della John Cooper Works che si colloca, seppur di poco, al vertice della gamma.

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Venerdì 11 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 14:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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