La Hyundai Ioniq 5

Ioniq 5, l'elettrificazione Hyundai irrompe nel futuro. Stile originale e un concentrato di tecnologia

di Giampiero Bottino
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MILANO - La Ioniq 5 può essere considerata la punta di diamante della sfida tecnologica della Hyundai, decisa a essere essere protagonista nel futuro della mobilità. A sottolinearne il ruolo strategico ha contribuito la presenza del costruttore coreano a Iaa Mobility, l’appuntamento focalizzato sulla mobilità sostenibile che a settembre ha preso il posto dello storico Salone di Francoforte, andato (o mandato?) in pensione dopo 70 anni di ininterrotta e faraonica presenza.

Sullo stand, in realtà piuttosto minimalista, i riflettori erano infatti puntati sul Robotaxi, intrigante ipotesi di un mezzo di trasporto pubblico individuale che, partendo appunto dalla Ioniq 5, ha aggiunto alla già consolidata propulsione elettrica le capacità di guida autonoma di livello 4, che comporta la possibilità di scorrazzare i clienti rinunciando alla presenza di un conducente in carne e ossa.

Realizzato in collaborazione con Motional, joint venture con sede a Boston tra la stessa Hyundai e il produttore di componentistica irlandese Aptiv, questo veicolo pronto a viaggiare nel futuro potrebbe diventare operativo nel 2023, il che per i tempi dell’automobile vuol dire praticamente dopodomani. Resta da capire dove questo miracolo potrebbe concretizzarsi, visto che gli investimenti necessari per creare un’infrastruttura di supporto sono largamente superiori alle capacità finanziarie di qualsiasi singolo costruttore.

Comunque se dal “libro di sogni” si passa alla realtà dei fatti Ioniq 5 resta un veicolo tecnologicamente all’avanguardia, ma soprattutto concreto visto che anche in Italia può già essere ordinato con un listino compreso tra 44.750 e 60.250 euro Iva compresa. Cifre che consentono all’intera gamma di beneficiare del livello più alto degli ecobonus statali (fino a 10.000 euro in caso di rottamazione), a patto che le risorse a disposizione non siano esaurite.

L’impiego della piattaforma elettrica E-Gmp, destinata in futuro a fornire la base alla berlina Ioniq 6 e il grande Suv Ioniq 7 creando così un vero e proprio sub-brand, ha consentito ai progettisti di sfruttare la maggiore libertà della propulsione a elettroni, la cui componentistica è più compatta, leggera e meno vincolante dei powertrain termici soprattutto se, come nel caso della Ioniq 5, le batterie che ne rappresentano la parte più ingombrante sono alloggiate sotto il pianale. 

Lo stile originale e distintivo è il frutto di un nuovo linguaggio, studiato per rendere immediatamente riconoscibili i prossimi modelli a emissioni zero e per ottimizzare gli spazi che sono davvero generosi, grazie anche alle dimensioni tutt’altro che mini di un crossover lungo 4,635 mm. Un’evoluzione estetica che non nasconde, anzi rivendica, l’ispirazione alla prima auto del marchio – la Pony del 1975 – evidente soprattutto nel profilo della vettura e che ha richiesto ai designer un attento lavoro per definire le proporzioni adeguate a una moderna auto elettrica dal passo davvero generoso, 3 metri che la collocano al vertice del segmento per quanto riguarda lo spazio a disposizione degli occupanti.

La fluidità delle linee, per nulla intaccata dell’evidente nervatura che percorre diagonalmente la fiancata, viene enfatizzata dalle maniglie a scomparsa che concorrono anche a migliorare il comportamento aerodinamico della vettura, mentre il montante C, largo e fortemente inclinato, ricorda quello del concept 45EV che nel 2019 ha anticipato molti tratti somatici oggi trasferiti senza troppe modifiche alla vettura di serie.

Al look esterno futuribile si adegua in modo coerente l’abitacolo, dove si fanno subito notare i due schermi identici – il cruscotto digitale ampiamente personalizzabile e il display del sistema di infotainment, entrambi da 12 pollici – racchiusi in un’unica cornice flottante, mentre a migliorare l’abitabilità concorre una novità battezzata “Universal island”. Si tratta di una consolle centrale mobile posizionata tra i sedili anteriori e in grado di scorrere di 140 mm, migliorando la libertà di movimento dei passeggeri grazie anche al pavimento perfettamente piatto che consente, per esempio, di uscire dalla vettura spostandosi da un lato all’altro nel caso – tutt’altro che infrequente in Italia – di un parcheggio in spazi ristretti.

Per quanto riguarda la propulsione, la Ioniq 5 è in grado di soddisfare esigenze diverse offrendo la scelta tra due livelli di capacità della batteria – 58 o 72,6 kWh – e altrettante tipologie di trazione: un solo motore posteriore o due unità propulsive, una per asse, che mettono a disposizione la trazione integrale. A questa articolazione della gamma si aggiunge la disponibilità dei livelli di allestimento Progress, Innovation ed Evolution.

Le combinazioni tra batteria e trazione influiscono sulle performance della vettura, che comunque vanta in ogni caso una velocità massima di 185 km orari. Quanto alle prestazioni dinamiche, per esempio, il modello top con batteria da 72,6 kWh e trazione integrale dispone di 225 kW (306 cv) e di 605 Nm di coppia che determinano un’accelerazione 0-100 in 5,2 secondi, mentre in termini di autonomia nel ciclo di prova Wltp la prima della classe è la due ruote motrici con la medesima batteria: 480 km contro i 381 in caso di batteria da 58 kWh.

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Lunedì 15 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 16-08-2022 18:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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