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Elettrificato, ma soprattutto elettrizzante, creativo, provocatorio e avvincente. Rawdon Glover è managing director di JLR dal febbraio del 2023 dopo 10 anni passati in azienda e così immagina il brand Jaguar alla vigilia di un passaggio decisivo e preparato lungamente per trasformarlo in un brand contemporaneo, di lusso ed elettrico. Ci si mette anche Gerry McGovern, che è nato a Coventry, è cresciuto vedendo uscire le Jaguar dalla loro fabbrica storica e ha trascorso gli ultimi 20 anni è in azienda: «Ci siamo chiesti “che cosa è Jaguar?” – ricorda il Chief Creative Officer di JLR – cercando di dimenticare tutto il passato perché la tradizione è importante, ma non deve strangolarti. Alla fine abbiamo immaginato un brand che deve essere unico, modernamente esuberante, artistico e coraggioso».
Un brand «fisico, ma digitale nei punti di contatto (con il cliente, ndr)» che avrà una sua rete di vendita dove non ci saranno scrivanie. «Non vogliamo far sedere il cliente per fargli firmare il contratto, non vogliamo mettergli ansia, ma semplicemente accoglierlo» ricorda il buon Gerry mentre ci mostra il primo concept di salone, realizzato ad Hanoi e annuncia che il primo vero concessionario della nuova Jaguar sorgerà nel cuore dell’8° Rondissement, dunque quello degli Champs-Elysées, di Place de la Concorde, dell’Arc de Triomphe e del distretto della moda. Insomma, quel tipo di ambiente e di immagine che la nuova Jaguar, da vero brand di lusso, vuole tornare a frequentare in modo stabile. Lo dicono le immagini, i colori vividi come il rosso, il blu, l’arancio e il rosa e la carica creativa e artistica che la Type 00 e un luogo come Parigi, Miami o Londra possono suggerire. Ovviamente, per esprimere tutto questo, a Gaydon hanno lavorato ad una nuova identità visiva fatta di tre segni: Il primo è “device mark” ovvero il nome dotato di nuovo lettering; poi c’è il “leaper” ovvero lo storico Giaguaro che compie, come dice il nome, un balzo in avanti avendo sullo sfondo bande orizzontali parallele; infine l’inedito “monogram” che sulla Type 00 è visibile sui mozzi e formato da un cerchio che racchiude una ‘J’ e una ‘R’ stilizzate. Il futuro è questo, immagini alle quali bisognerà dare sostanza con i nuovi modelli, ma sempre onorando un passato che qualcuno invidia ed è impossibile ignorare.
Il presente invece modelli che stanno andando in pensione e fabbriche che sono ferme, ad esclusione di Castle Bromwich che chiuderà all’inizio del 2025 con due specialissime F-Type 75 Special Edition con motore V8: una coupé grigio scuro e una cabrio verde che celebrano i 75 anni della XK 120 che nell’anno di lancio del 1948 era l’auto più veloce al mondo. Andranno nel museo della collezione Jaguar Daimler Heritage Trust di Gaydon che dal 1983 si occupa di recuperare, conservare ed esporre pezzi pregiati, alcuni risalenti addirittura alla fine del 1800 quando c’era ancora il marchio Daimler. Le metteranno a fianco della E-Type. Il futuro accanto al passato per continuare la storia.