Budd-e, svelato al CES di Las Vegas, è il van a trazione integrale che si propone come un maratoneta elettrico: la batteria da 101 kWh, in grado di spingere il veicolo fino alla velocità massima di quasi 150 km/h, offre un'autonomia di 533 km secondo il

L'auto elettrica cambia marcia per diventare protagonista della mobilità del futuro

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

ROMA - L’auto elettrica sembra finalmente aver trovato la scossa ed è diventata l’oggetto del desiderio, anche in modo inaspettato. Molti - se non tutti - davano all’auto alimentata a batteria una destinazione utilitaria e cittadina ed invece il 2015 ha detto che la Tesla ha superato le 50mila unità vendute con la sua ormai celebre Model S. E parliamo di un’auto lunga 5 metri, con un listino che va da 80mila a 120mila euro e prestazioni da vera supercar, con una potenza che arriva fino a 700 cv, velocità massima che raggiunge i 250 km/h (autolimitati) e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi.
 

Numeri da supercar senza il problema atavico dell’autonomia che supera i 500 km. E sulla rampa di lancio c’è il nuovo Suv denominato Model X. Insomma, il mercato più interessante per l’auto elettrica sembra essere quello di fascia alta dove prestazioni, tecnologia e stile creano un tutt’uno magico per l’immagine di un marchio.

Un concetto che la BMW ha afferrato prima di tutti quando, alla presentazione della i3, parlò di “next premium” intuendo che i primi a voler acquistare auto a basso impatto ambientale sarebbero stati proprio i clienti più abbienti ed evoluti e che così si potevano dare colpi di accetta a consumi ed emissioni. Ma per scuotere davvero tutti i costruttori tradizionali c’è voluta un’outsider e Tesla non sarà l’unica perché, sempre dalle parti della Silicon Valley, l’Apple e il progetto Titan fanno paura a tutti.
 

Per questo il gruppo Volkswagen ha già pronta una manovra a tenaglia e nel 2018 ci saranno un Suv Audi e un coupé 4 porte Porsche, entrambi ad emissioni zero, con prestazioni degne dei loro nomi ed un’autonomia di 500 km. Dunque addio all’ansia da autonomia grazie a batterie agli ioni di litio sempre più capienti a parità di costo, peso e ingombro, ad una rete sempre più capillare e a sistemi di ricarica sempre più veloci: ormai bastano 15-30 minuti per l’80% con le centraline a 400 Volt, ma già si parla di raggiungere gli 800 Volt e di 800 km di autonomia grazie a nuove chimiche per gli accumulatori.
Il gruppo tedesco ha anche deciso di dedicare un’intera divisione all’auto elettrica e una piattaforma modulare specifica denominata MEB sulla quale nasceranno tutte le Volkswagen a emissioni zero, persino l’ammiraglia e un van verde destinato a prendersi l’eredità di uno dei simboli dei figli dei fiori, il mitico Bulli.

Anche Aston Martin e Jaguar Land Rover hanno fatto sapere che ci stanno lavorando e Volvo ha annunciato un’elettrica da oltre 500 km per il 2019. Mercedes ha già la Classe B e la SLS AMG Electric Drive: 4 motori, 700 cv, uno 0-100 km/h in 3,6 secondi e il record al Nurburgring (7’56”234) per le elettriche targate anche se quello assoluto appartiene alla Toyota TMG EV P002 (7’22”329). E a sdoganare l’equazione elettrico-prestazioni ci ha pensato definitivamente la Formula E, le monoposto che con 200 kW (324 cv) fanno divertire eccome.


Dentro ci sono partner tecnologici del peso di McLaren, Williams e Renault, vi corrono piloti dai nomi ben noti - Bruno Senna, Nicholas Prost e Nelson Piquet Jr. fra tutti - e nella lista dei team ci sarà presto la Jaguar insieme ad altri calibri come Audi, Andretti, DS Virgin, Mahindra e la stessa Renault. Il costruttore francese, insieme alla sua alleata Nissan, è la leader mondiale dell’auto elettrica che, al contrario di quanto si crede, non è un’idea recente, anzi la sua apparizione risale addirittura ad oltre 50 anni prima del 1886, quando Gottlieb Daimler omologò l’automobile spinta da un motore a scoppio alimentato a benzina. Nel frattempo non sono mancati tentativi di riportare l’auto a batteria in auge.
 

Il più famoso è quello della General Motors EV1, lanciata in pompa magna nel 1996, e miseramente fallito pochi anni dopo con poco più di 2mila esemplari venduti. Ora la casa di Detroit ci riprova con la Chevrolet Bolt che ha un’autonomia di 200 miglia (oltre 320 km) e fa lo 0-100 km/h in 7 secondi con un listino che, al netto degli incentivi, parte da 30mila dollari. Ford presto rilancerà con la Focus elettrica di prossima generazione e novità sono attese sul versante coreano dopo la Kia Soul EV. Ma a dare fiducia ai promotori dell’auto elettrica sono i programmi governativi: in Germania l’obiettivo è di mettere entro il 2020 un milione di elettriche con un piano di sussidi per ben 2 miliardi di euro. Una scossa, appunto.
 


 

  • condividi l'articolo
Domenica 17 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 21:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA