Lamborghini Temerario, la supercar destinata a segnare una svolta nella produzione della hyper factory

Temerario, la supercar destinata a segnare una svolta nella produzione della hyper factory Lamborghini

di Sergio Troise
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Il dado è tratto: dopo 10 anni di successi planetari, Lamborghini dice addio alla Huracan (che nel 2014 prese il posto della Gallardo) e lancia la Temerario, supercar destinata a segnare una svolta nella produzione della iper factory di Sant’Agata Bolognese: oltre ad abbandonare il motore a 10 cilindri per passare a un V8, la nuova arrivata è infatti la prima auto ibrida ad alte prestazioni del marchio costruita non su un telaio misto in carbonio e alluminio (come la Huracan) ma su un’armatura completamente in alluminio: una struttura portante spaceframe progettata per fare da base a una carrozzeria in grado di contenere il peso ed esaltare la penetrazione aerodinamica. Tutto ciò sostenendo le più elevate sollecitazioni derivanti dal nuovo powertrain elettrificato: un “mostro” a 4 teste formato, come detto, da un V8 biturbo di 4.0 litri da 800 cv abbinato a tre motori elettrici (due sull’asse anteriore, uno per ruota, e un terzo tra il motore termico e il cambio a 8 marce), per una potenza complessiva di 920 cv e 730 Nm di coppia massima.

Secondo le anticipazioni fornite dalla Casa, così motorizzata la Temerario è in grado ridurre la produzione allo scarico di CO2 fino al 50% (rispetto alla Huracan) e di raggiungere (presumibilmente in autodromo) la velocità massima di 343 km/h, passando in accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi! A Sant’Agata tengono inoltre a far sapere che “la Temerario è la prima e unica supercar di produzione ad essere dotata di un motore capace di raggiungere i 10.000 giri!”

Quanto alla parte elettrica, la batteria da 3,8 kWh permette all’auto di muoversi per qualche chilometro in modalità zero emissioni. La ricarica può avvenire alla spina (in mezz’ora, con un caricatore da 7 kW), ma il sistema prevede la possibilità di accumulare energia anche in frenata oppure sfruttando il motore termico come generatore.

Come tutte le Lamborghini, anche questa esalta lo stile attraverso il connubio tra linee muscolose, aerodinamica avanzata e contenimento del peso (1.690 kg, con la versione speciale denominata Alleggerita che ne risparmia altri 25). Il frontale è dominato dalle forme esagonali delle prese d’aria, mentre il retro incorpora un diffusore e pinne che ottimizzano il flusso d’aria, migliorando l’efficienza aerodinamica. A Sant’Agata ne parlano come “una pietra miliare del design Lamborghini, in grado di coniugare un carattere inconfondibile a linee che omaggiano le icone del brand”. Tra i segni inconfondibili e di grande appeal, dunque, le forme geometriche, tipiche dello stile di questo marchio che da sempre ripudia la normalità, e il motore a vista, “cuore pulsante” dell’auto, incorniciato da uno spoiler che abbina funzione estetica e efficienza aerodinamica. Completano l’immagine i cerchi in lega da 20/21 pollici (con pneumatici Bridgestone Potenza Sport), lo splitter anteriore nero opaco, gli specchietti affilati e ripiegabili elettricamente.

Ma al di là dell’immagine, evocatrice di prestazioni brutali quanto entusiasmanti, il nuovo capolavoro di Lamborghini si fa apprezzare per tutto ciò che offre al fortunato driver che ne impugna il volante, a cominciare dall’efficienza delle sospensioni attive e dalla possibilità di scelta tra diverse modalità di guida. Ognuna regola le “risposte” dell’auto per adattarsi alle diverse esigenze, dal comfort quotidiano alla pura adrenalina in pista. Per chi cerca il massimo controllo in condizioni estreme è disponibile anche una modalità Drift, che ottimizza la trazione e la distribuzione della coppia per esaltare la dinamica. Insomma, roba da track-day in autodromo.

Le modalità di guida selezionabili tramite comandi posti sul volante sono 4+1: Città, Strada, Sport e Corsa. A quest’ultimo si aggiunge Corsa ESC-OFF, ovvero la possibilità di escludere controlli di trazione e tagli di potenza, ma è roba per piloti “veri”, sconsigliabile se non si ha esperienza di pilotaggio. Nella modalità “Città”, ovvero nella guida di tutti i giorni su percorsi urbani, la trazione elettrica sulle ruote anteriori può fornire una potenza massima di 190 cv (140 kW); in “Strada” la trazione integrale si attiva on demand e il V8 supporta sempre i motori elettrici, per 800 cv di potenza massima. Scegliendo l’opzione Recharge si scende a 725 cv. L’e-axle anteriore supporta il torque vectoring e l’aerodinamica attiva lavora per offrire la massima stabilità alle alte velocità. In "Sport" la guida è orientata al divertimento, con 3 programmi: Recharge, Hybrid e Performance. Si hanno a disposizione tutti i 920 cv, il cambio ha maggiore reattività, mentre sospensioni e aerodinamica si tarano per dare più agilità e piacere di guida in curva. In "Corsa" (selezionando Performance) ancora 920 cv, ma con controllo del powertrain calibrato per una guida ultrasportiva. Anche il suono diventa più coinvolgente e in più c’è, come detto, anche la funzione “Drift Mode” che aiuta a gestire i sovrasterzo di potenza controllati. Non manca un comando con bandiera a scacchi: tenendo il tasto premuto per 2 secondi si attiva il “launch control” per partenze brucianti.

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martedì 18 marzo 2025 - Ultimo aggiornamento: 15:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA