Per Nissan l’elettrico è una consuetudine mentre l’elettrificazione è una strada che comincia solo ora. Fu la casa di Yokohama infatti ad iniziare nel 2010 la storia moderna dell’auto a batteria con la Leaf, venduta in oltre mezzo milione di esemplari. La prima aveva 80 kW e una batteria da 24 kWh, l’ultima ha una versione che raggiunge una potenza doppia, brucia lo 0-100 in meno di 7 secondi e ha una batteria da 62 kWh per un’autonomia di 385 km costando praticamente come alle origini. Una storia esemplare per una tecnologia ed un costruttore che, negli stessi anni, si godeva il successo della Qashqai (oltre 3 milioni di unità vendute dal 2007) limitandosi a rafforzare la sua gamma alla spina solo con un mezzo commerciale come l’e-NV200.

Per scelta e per necessità, la musica è destinata a cambiare molto presto, proprio a cominciare dalla Qashqai di terza generazione che sarà la prima Nissan interamente elettrificata, in vario grado. La nuova infatti, che arriverà a giugno, darà addio al diesel e avrà un 1,3 litri a benzina da 140 cv o 158 cv (anche con cambio CVT e trazione integrale) con sistema mild-hybrid a 12 volt il cui scopo è ampliare le fasi di spegnimento e fornire 6 Nm di spinta aggiuntiva tra 20 e i 110 km/h per un massimo di 20 secondi. Ma la grande novità sarà la versione E-Power, un sistema ibrido in serie già presente con successo su Note e Serena in Giappone, nel quale l’unico motore a spingere le ruote è l’elettrico da 140 kW mentre il motore a scoppio, un sofisticato 3 cilindri 1.5 a rapporto di compressione variabile da 157 cv, provvede unicamente a produrre l’energia elettrica necessaria. Anche il feeling di guida sarà elettrico tanto che la versione E-Power avrà, proprio come la Leaf, l’e-Pedal ovvero la possibilità di gestire il rallentamento modulando il sollevamento del piede destro dall’acceleratore fino all’arresto.

La nuova Qashqai rappresenta un’evoluzione nello stile, sarà leggermente più lunga (4.425 mm, +35) e avrà più spazio sia per i passeggeri sia per i bagagli (504 litri, +72) inoltre sarà più evoluta nella sicurezza, nella connettività e nell’interfaccia uomo-macchina con la strumentazione tutta digitale e completa di head-up display. E nonostante i contenuti maggiori, avrà un peso cresciuto solo di 22 kg grazie all’utilizzo di acciai ad altissima resistenza, aumentato del 50%, e a parti della carrozzeria in alluminio tanto che la scocca pesa 60 kg in meno di prima. Merito della nuova piattaforma CMF-C che la Qashqai utilizza per prima e che è destinata ad altri modelli Nissan, Renault e anche Mitsubishi. Destino simile avrà la Ariya, primo crossover elettrico di casa a cui spetterà invece portare al debutto la piattaforma CMF-EV, dedicata esclusivamente a veicoli a batteria. L’Ariya è lunga 4,60 metri e ha uno stile futuristico, ma elegante ed essenziale che caratterizza anche l’abitacolo. Due le taglie per la batteria ricaricabile fino a 130 kW: una da 65 kWh e l’altra da 90 kWh con autonomia fino a 500 km. Le versioni a trazione posteriore hanno potenze da 160 kW o 178 kW, quelle con due motori e trazione integrale hanno 205 kW, 225 kWh e c’è addirittura quella da 290 kW che accelera da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi.

La nuova Aryia arriverà nei concessionari nella seconda metà dell’anno lanciando, insieme alla Qashqai e al nuovo mezzo commerciale elettrico che sarà costruito con Renault a Mauberge (Francia), la rincorsa che porterà entro il 2023 le Nissan elettrificate al milione di unità annue vendute e al 50% di quota in Europa.
Della partita sarà anche almeno un altro modello elettrico, un’ibrida plug-in e la nuova X-Trail che in Nordamerica si chiama Rogue e per la casa giapponese rappresenta il modello più importante a livello globale e il 7° più venduto al mondo.