La nuova Maserati Ghibli in versione GranLusso

Nuova Ghibli, Maserati fa un altro salto in alto. Il Tridente rinnova in profondità la sua berlina più piccola

di Giampiero Bottino
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MONTECARLO - La Ghibli è il modello che ha dato il là al cambio di marcia della Maserati, alla quale i confini esclusivi ma limitati del lusso al livello più alto cominciavano ad andare un po’ stretti. Con questa vettura la case del Tridente ha lanciato la sfida del Tridente nell’affollato segmento E che ha la sua clientela di riferimento nei livelli superiori delle gerarchie aziendali. È stata proprio la piccola di famiglia – ammesso che si possa definire «piccola» un’auto lunga 4.971 mm – a imboccare la strada, poi seguita dal Levante (il primo Suv mai prodotto dalla casa di Modena), che conduce verso territori nei quali il costruttore non si era mai avventurato nella sua più che centenaria storia. Una vettura nuova in una fascia di mercato completamente nuova, una scommessa coraggiosa affrontata nel solco della filosofia Maserati che si è sempre caratterizzata per la capacità di coniugare come nessun altro la più raffinata eleganza italiana e la sportività di cui è intriso il Dna della «Motor valley» emiliana.
 

 

Il coraggio, quando di fonda su solide basi e non sconfina nella temerarietà, paga. E la Ghibli lo ha confermato a suon di numeri, che parlano delle oltre 83.000 unità prodotte dal lancio (nel 2013) che hanno preso la via dei 72 mercati nei quali viene commercializzata, contribuendo in misura decisiva, fin dal primo anno di commercializzazione, alla conquista del record assoluto di vendite stabilito dalla Maserati nel 2014, con le 36.500 unità consegnate che hanno dato un sapore particolare alle celebrazioni del centesimo compleanno del marchio.
Ma il successo deve essere rafforzato e consolidato con una gestione attenta e puntuale, soprattutto in una fascia di mercato dove la concorrenza – forte di ingenti risorse tecniche e finanziarie – non sta certo a guardare, ma al contrario evolve costantemente la propria. Proprio le tecnologie più avanzate costituiscono il «piatto forte» della rivisitazione che ha riempito la Ghibli edizione 2018 di contenuti innovativi, mettendola in condizione di affrontare alla pari le rivali più qualificate per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida e di ausilio alla sicurezza.

Il tutto mantenendo senza intaccare, anzi migliorandole, le proverbiali doti dinamiche che la rinnovata berlina modenese (ma torinese di nascita, visto che viene prodotta assieme alla Quattroporte nello stabilimento Avv. Giovanni Agnelli di Grugliasco, alle porte del capoluogo piemontese) ha confermato sulle tortuose e a tratti spettacolari strade che solcano le prime propaggini della Alpi Marittime che fanno da cornice alla ricca e modaiola Costa Azzurra. esibendo nell’incessante susseguirsi di curve e controcurve un comportamento sempre agile ed equilibrato, con un carattere reso ancora più esuberante da alcuni interventi mirati, come gli affinamenti che hanno migliorato del 7% l’efficienza aerodinamica del modello il cui Cx è passato a 0,29 rispetto allo 0,31 del «model year» precedente.

Per non parlare della robusta «cura ricostituente» che ha regalato 20 cv (ora sono 430) alla motorizzazione di punta, il 3.0 twin turbo a iniezione diretta di benzina di produzione Ferrari che equipaggia la Ghibli S sia nella versione a trazione posteriore, sia in quella dotata della trazione integrale intelligente Q4. Questo motore condivide con il resto della gamma (ne fanno parte il turbodiesel da 250 – solo per l’Italia, in funzione anti-superbollo – e 275 cv, e il benzina nella declinazione da 350 cv), non solo la cilindrata di 3 litri, ma anche l’architettura a 6 cilindri e l’abbinamento con il cambio automatico ZF a 8 rapporti, rapido e preciso nei passaggi di marcia, un autentico campione di versatilità grazie alle cinque diverse modalità di gestione delle cambiate: Manual normal, Manual sport, Auto normal, Auto Sport e Ice che minimizza i consumi in tutte le condizioni di marcia.

La Ghibli 2018 è anche la prima Maserati ad adottare lo sterzo elettro assistito che avvantaggia l’handling e il comfort, e unitamente alla Quattroporte è anche la prima equipaggiata con il sofisticato sistema di controllo integrato del veicolo (Ivc) che non solo corregge, ma riesce anche a prevenire qualsiasi accenno di instabilità durante la guida. Le novità non riguardano soltanto gli equipaggiamenti e la meccanica, ma coinvolgono la stessa articolazione dalla gamma. Anche la Ghibli – seguendo l’esempio della grande Quattroporte – viene ora proposta nelle versioni GranLusso e GranSport, a listino con lo stesso prezzo (che parte da 78.400 euro rispetto ai 68.300 del modello d’ingresso alla gamma), ma destinate a ben distinte categorie dei clienti: quelli che a una Maserati chiedono soprattutto eleganza e raffinatezza e quelli che invece ne apprezzano maggiormente il temperamento sportivo. Pur nella differenza degli equipaggiamenti specifici, entrambi i nuovi allestimenti comprendono nelle dotazioni di serie i sofisticati proiettori full Led adattivi.
 

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Giovedì 8 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 19:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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