una Porsche 911 d'epoca

Porsche 911, 56 anni di successi per l’iconico modello. Ha grande rilevanza storica ed un fascino immutato

di Francesco Irace
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ROMA - La Porsche 911 è un’icona per il mondo dell’auto, prima ancora che per il marchio tedesco. È una vettura di grande rilevanza storica e dal fascino rimasto immutato nel tempo. La prima è stata prodotta da Porsche nel lontano 1963, progettata da “Butzi” Porsche, nipote del fondatore, e disegnata da Ferry Porsche, che aveva come obiettivo quello di dar vita a un’auto sportiva (versione “dinamica” della sorella Maggiolino) che avesse comunque quattro posti. Fu chiamata inizialmente 901, ma Peugeot aveva registrato tutte le cifre di tre numeri con lo zero centrale per cui si rese necessario il cambio a 911. Uno dei suoi segni distintivi era il motore 6 cilindri boxer raffreddato ad aria da 2.0 litri montato sull’asse posteriore.
 

Nel 1966 arrivò il momento della 911 S da 160 CV e quello della versione Targa con tettuccio rimovibile. Nel 1972 debuttò la Carrera RS, equipaggiata con un motore da 2.687 cc da 210 CV di potenza e con l’alimentazione a iniezione elettronica, mentre nel 1974 tutta la gamma fu rivista per rispondere alle nuove norme sulla sicurezza e sull’inquinamento: 911 standard (150 CV), 911 S (177 CV) e 911 Carrera (210 CV), adottavano lo stesso motore da 2.687 cc con iniezione elettronica. Fu solo dopo circa 12 mesi che debuttò la versione Turbo, con motore 3.0 da 230 CV, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 6,5 secondi. Due anni dopo un restyling portò il motore a 3.3 litri di cilindrata e a 300 CV di potenza, prima che nel 1976 la 911 Carrera fu aggiornata dentro e fuori. La 911 Supercarrera (1976) fungeva da modello di prima fascia ed era equipaggiata con il motore 3.0 litri da 233 km/h di velocità massima. Anticipò il lancio della la 911 Carrera 3.2 da 231 CV con alimentazione a iniezione elettronica, ma una svolta importante arrivò solo nel 1989, quando debuttò la serie 964. Fu poi la volta dell’ultima 911 con motore raffreddato ad aria (993), con un restyling importante: paraurti integrati nel corpo vettura e con un motore, ancora da 3,6 litri di cilindrata, da 272 CV (e successivamente da 285 CV).

La versione più potente di questo modello fu la Turbo 4x4 con 408 CV, ma nel 1995 arrivò la GT2 (a trazione posteriore) che portò la potenza a ben 450 CV. La 996 abbandonò il raffreddamento ad aria in favore di quello a liquido, “aprendo”all’era moderna con motori 3,4 litri da 300 CV e 3,6 da 320 a partire dal 2002, con la Turbo da 420 CV realizzata nel 2000. Nel 2008 arrivò un restyling importante, con l’iniezione diretta che portò a 385 CV la potenza della Carrera S, mentre la versione Turbo toccava i 480 CV. Ci avviciniamo ai giorni nostri parlando del 2009, quando i propulsori da 3,8 litri portarono i CV a 500 (e 530 per la Turbo S), fino ad arrivare alla 991, settima generazione, con cambio manuale a 7 marce, con potenze comprese tra i 350 CV della Carrera e i 700 della GT2 RS.
 

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Venerdì 3 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 11:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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