il numero uno della Casa di Stoccarda Oliver Blume

Porsche e-Fuel, la scialuppa di salvataggio per motori termici. Blume: « In produzione nel 2022, a regime costerà 2 dollari al litro»

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BRESCIA - Porsche, pur avendo imboccato con Taycan una precisa strada verso l'elettrificazione delle auto sportive, non cancellerà lo sviluppo e la produzione dei motori a benzina, che resteranno il 'cuore' tecnologico dei suo modello più iconico, la 911, naturalmente aggiornati con i sistemi ibridi e alimentati con gli e-Fuel decarbonizzati. Lo ha detto il numero uno della Casa di Stoccarda Oliver Blume, a margine della cerimonia di inaugurazione del Porsche Experience Centre di Franciacorta, in provincia di Brescia. Gli e-fuel sono i carburanti sintetici realizzati a partire da ossigeno e idrogeno 'verde', aggiungendo l'anidride carbonica presente nell'aria per formare metanolo sintetico.

Ad una domanda sul futuro agonistico di una vettura derivata dalla Mission R, mostrata allo IAA Mobility di Monaco pochi giorni fa, ha detto che "la Mission R, o meglio, la vettura elettrica di produzione che ne deriverà, non sostituirà la 911. Abbiamo definito due strategie separate che viaggiano in parallelo. Nelle corse per i clienti - ha precisato Blume - ci saranno le 911 con motore termico, che diventeranno ibride. E poi ci sarà un campionato elettrico, con l'auto derivata dalla Mission R". Blume ha confermato la validità della soluzione e-Fuel come alternativa alla elettrificazione, per "continuare a far funzionare l'enorme quantità di Porsche degli anni passati che sono in circolazione nel mondo". La prima produzione di questo carburante che "riduce del 90% l'impatto della CO2 sarà avviata - ha detto il Ceo di Porsche AG - nel 2022 e le 911 da gara alimentate con e-Fuel saranno sviluppate anche al Porsche Experience Centre di Franciacorta".

Nel tracciare la storia di questo carburante, Blume ha che il fondatore Ferdinand Porsche diceva "non trovo l'auto che mi piace, me la faccio" ed ha confermato che l'azienda "si è fatta l'e-Fuel che le serviva, da poter utilizzare senza modificare nei motori termici. Il Ceo di Porsche ha anche dettagliato il progetto per la costruzione di un impianto pilota a nord di Punta Arenas, nella Patagonia cilena, che dovrebbe produrre circa 130.000 litri di e-Fuel nel 2022 per arrivare a circa 55 milioni di litri entro il 2024 e circa 550 milioni di litri entro il 2026. Il programma prevede la partecipazione di partner come Highly Innovative Fuels, Siemens Energy, Enel, ExxonMobil, ENAP e Gasco. "Per diventare neutrali dal punto di vista della CO2 l'elettromobilità non basta - ha ribadito Blume - servono altre tecnologie, con cui raggiungere i severi obiettivi che Porsche si è data. Gli e-Fuel sono una di queste, ed hanno il vantaggio di poter usufruire della 'spinta' del settore aeronautico, che non ne potrà fare a meno".

La stessa Angela Merkel, nella sua visita allo IAA Mobility di Monaco, aveva ribadito l'importanza dei carburanti sintetici per affiancare la transizione elettrica e non penalizzare chi possiede auto con motori termici. "Oggi un litro di e-Fuel costa circa 10 dollari - ha detto al riguardo Blume - ma quando saremo a regime il costo scenderà drasticamente a 2 dollari" cioè quasi il prezzo della verde e quindi alla portata dei normali utenti. Ancora una volta, dunque, dall'impegno di Porsche nelle competizioni deriverà un progresso tecnologico con ricaduta positiva sulle auto di serie.

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Sabato 18 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 19-09-2021 17:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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