La carovana di Smart durante una tappa siciliana della Audax 300 miglia

Smart, la 300 Miglia diventa un must show sulle strade della Targa Florio

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

PALERMO - Dici Smart e pensi: è piccola, agile, pratica, gira in un fazzoletto e si parcheggia facilmente. Sono state sempre queste, infatti, le sue qualità salienti. Ma da qualche tempo, ovvero da quando è arrivata la nuova generazione, la scena è cambiata. Ora – chi l’avrebbe mai detto? - svolgono un ruolo importante anche il comfort, la sicurezza, la tecnologia, le prestazioni. Al punto che il colosso Mercedes (proprietario del marchio) propone la piccola citycar come “nuova porta d’ingresso al mondo della Stella”. Possibile? Per provarlo, Mercedes Italia sta organizzando una serie di “prove da sforzo” originali quanto suggestive: a fine 2016, in occasione del Motor Show di Bologna, la 300 Miglia sulle strade della Mille Miglia; nella primavera 2017, poi, la 300 Miglia in Sicilia, nella terra della Targa Florio. Come dire: piccola sì, ma capace di fare anche cose da grande.

Com’è andata? Benissimo. La Smart di nuova generazione è infatti un’auto più solida, sta meglio in strada ed è più sicura. Viene costruita su un nuovo autotelaio, orientato ad un maggiore comfort, che si distingue soprattutto per la struttura dell’asse anteriore (la carreggiata è più larga di 10 cm) con elementi presi in prestito dalla Classe C. Ma non solo: nell’innovazione rientrano anche il ponte De Dion ottimizzato e l’aumentata escursione delle sospensioni. In tal modo sono scomparsi quasi del tutto i saltellamenti tipici della precedente generazione, anche se un’auto così corta (2,70 metri) assorbe con qualche difficoltà le irregolarità del fondo stradale.

Confermata, naturalmente, la straordinaria capacità di manovra: con soli 6,95 metri, le inversioni di marcia non sono mai un problema. Quanto alla sicurezza, è stata conservata, ovviamente, la cellula tridion, che continua a proteggere gli occupanti come un guscio. Un valore aggiunto, questo, in linea con le prove d’impatto frontale che vengono eseguite utilizzando anche vetture molto più grandi e pesanti, come Classe S e Classe C.

Se non bastasse, a beneficio della sicurezza sono stati inseriti, tra le dotazioni, sistemi di assistenza alla guida fino a ieri riservati alle Mercedes: dopo Abs, Asr ed Esp, sono arrivati anche il sistema di ausilio alla partenza in salita, il Brake Assist e l’allarme per cambio involontario di corsia. Provvidenziale poi l’introduzione del Crosswind Assist, che contribuisce ad alleviare gli oggettivi problemi di stabilità in caso di raffiche di vento laterali. Non del tutto eliminati, invece, per i fruscii, condizionati dall’aerodinamica.

I motori sono tutti tre cilindri, con potenze di 61, 71 e 91 cv, cui si aggiungono il propulsore da 109 cv della versione sportiva Brabus e la versione elettrica con autonomia dichiarata di 145 km. Quanto alla trasmissione, è affidata al cambio manuale a 5 marce o al nuovo automatico 6 marce doppia frizione twinamic, prodotto da Getrag e dotato anche di paddles al volante. Un cambio – vale la pena sottolinearlo - che ha segnato per Smart un’autentica svolta per fluidità e velocità di cambiata, cancellando i difetti del sistema di prima generazione, compresi gli insopportabili sobbalzi ad ogni innesto e ad ogni partenza da fermo.
 

 

  • condividi l'articolo
Venerdì 16 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 21:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti