La Maserati Zedà

Zeda, l’opera d’arte. L'ultima GranTurismo di Maserati esposta al museo

di Sergio Troise
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MODENA – I lavori di trasformazione dell’impianto Maserati di Modena sono cominciati il 13 novembre scorso, dopo che l’ultima auto prodotta (una GranTurismo bianca destinata a un cliente giapponese) ha sgomberato la linea dove per dodici anni sono state assemblate, con un forte contributo di lavorazioni manuali, le versioni GT e Cabrio della sportivona firmata da Pininfarina e dotata del poderoso V8 4.0 litri di derivazione Ferrari con potenza di 405 CV (poi diventati 440 nella versione S).

Superata dai tempi, la Maserati GranTurismo è stata un’auto bella, ricca di fascino e capace di grandi prestazioni. Valori che resteranno nella storia del glorioso marchio modenese, oggi obbligato a proiettarsi sull’innovazione. Ma il passaggio epocale dalla Maserati di ieri a quella del futuro non poteva essere vissuto come un episodio di routine. Per questo i vertici della casa modenese hanno deciso di dedicare alla transizione un’auto simbolica, unica, speciale, alla quale affidare il compito di celebrare nel migliore dei modi il radicale cambiamento in atto.

Quest’auto si chiama Zéda (in dialetto modenese Zeta, ultima lettera dell’alfabeto): è l’ultimissima GranTurismo prodotta e non è in vendita. Resterà in museo, dopo un tour in giro per il mondo organizzato per testimoniare, con la sua originalissima livrea in tre colori, il cambiamento in atto in casa Maserati. “Zéda è il ponte che unisce il passato, il presente e il futuro, perché contestualmente allo stop della linea di produzione della GranTurismo e della GranCabrio partono i lavori di rinnovamento dello stabilimento di Modena che accoglierà la nostra nuova super sportiva” dicono in casa Maserati.

L’aspetto originale della Zéda è stato deliberato dal Centro Stile della Casa, che ha puntato tutto sull’esclusività e sulla capacità di “raccontare” la storia attraverso i colori e la materia. Più che un’automobile, la Zéda è un’opera d’arte moderna.

E per “capirla” bisogna osservarla cominciando dal posteriore: qui l’auto è di colore grigio opaco satinato, poi le superfici subiscono un mutamento nella parte centrale, e l’auto diventa di un colore più scuro, brunito, fino ad approdare al vistoso frontale verniciato in blu elettrico, un colore vivace, moderno, che trasmette energia (come l’auto elettrica del futuro…). Nell’impianto modenese sta nascendo anche una linea di verniciatura del tutto nuova, dotata di tecnologie all’avanguardia.

L’obiettivo dichiarato, insomma, è portare avanti un rinnovamento radicale della Maserati, che coinvolga tutti i fronti, dalla progettazione alla produzione, in modo da poter affrontare con le carte in regola le sfide del mercato. Un mercato, quello delle sportive ad alte prestazioni dove la GranTurismo e la GranCabrio hanno resistito dal 2007 ai giorni nostri, totalizzando oltre 40.000 vendite nel mondo, di cui 28.805 chiuse e 11.715 GranCabrio.
 

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Mercoledì 29 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 31-01-2020 20:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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