Un autovelox

Autovelox, ancora fumata nera per le regole d’installazione. Attese da 12 anni, decreto slitta a fine giugno

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Nuova fumata nera per il decreto che deve stabilire le modalità di collocazione e uso degli autovelox sul territorio italiano. Un provvedimento atteso da 12 anni su cui ora il Mims ha annunciato un ulteriore slittamento a giugno. Il viceministro delle Infrastrutture, Alessandro Morelli, rispondendo ad un question time presentato da Simone Baldelli (Fi), ha informato che «la Direzione generale per la sicurezza stradale del Mims, congiuntamente ai competenti uffici del Ministero dell’interno, sta proseguendo nell’attività di finalizzazione della bozza di decreto in parola, che sarà auspicabilmente esaminata dalla Conferenza Stato-città e autonomie locali entro il prossimo mese di giugno. In particolare, gli uffici stanno provvedendo all’adeguamento del predetto schema di decreto in funzione del quadro di riferimento normativo primario e delle recenti sentenze in materia di rilevamento della velocità dei veicoli.

Sarà mia premura convocare le direzioni competenti per capire quali siano state le ragioni del ritardo». Il decreto che definisce le regole sulle modalità di utilizzo degli autovelox è previsto dall’art. 25 della legge n. 120 del 2010 di riforma del Codice della Strada, in cui si prescrive che «con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’interno, sono definite le modalità di collocazione e uso dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni». Un provvedimento che, a distanza di 12 anni, ancora non vede la luce, nonostante a partire dal 2016 il Parlamento abbia chiamato più volte il Ministero dei trasporti a rispondere del ritardo. In base agli ultimi dati in Italia sarebbero 2,5 milioni le multe elevate ogni anno dai circa 8000 autovelox dislocati sul territorio. 

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Mercoledì 20 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 17:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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