TREVISO - Molte delle sanzioni per superamenti dei limiti di velocità rilevati sulla Strada regionale n.53 Tangenziale di Treviso potrebbero entrare in una "class action" volta a reclamare la loro nullità, in quanto gli autovelox utilizzati non risultano omologati. E' quanto sostiene l'avvocato trevigiano Fabio Capraro dopo l'annullamento di una multa stabilito dal Giudice di pace a carico di un automobilista che, nell'estate dello scorso anno, sarebbe stato sorpreso ad eccedere di 10 chilometri all'ora il limite di 90 con un apparecchio chiamato "Red & Speed Evo". Per il magistrato, infatti, si tratta di un'apparecchiatura validata da una semplice determina dirigenziale di verifica prevista da un decreto del Ministero dei trasporti del 2017, rilasciata sulla base dei requisiti tecnici dichiarati dal costruttore, dunque un atto diverso dall'omologazione. Per il legale, inoltre, potrebbe essere avanzata anche l'ipotesi di un danno erariale per frode in pubbliche forniture patito dal Comune di Treviso.
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