ROMA - Bloccate per il momento, in attesa di un parere del Consiglio di Stato, le sanzioni nei confronti di chi utilizza targhe prova anche su veicoli già immatricolati ma sprovvisti di copertura assicurativa. Lo chiarisce una circolare del ministero dell'Interno emessa il giorno dopo le polemiche su un parere dello stesso dicastero, sollecitato dalla prefettura di Arezzo, che aveva ammesso l'utilizzo di questi veicoli solo se non ancora immatricolati e in regola con l'assicurazione.
Obiettivo della decisione, si legge nel testo della circolare, e' "evitare effetti pregiudizievoli per l'attività economica degli operatori del settore". La questione, ricorda la circolare, è piuttosto complessa. Il ministero dell'Interno, lo scorso 30 marzo, aveva affermato che l'uso delle targhe prova deve essere limitato ai soli veicoli non ancora immatricolati. Successivamente il ministero delle Infrastrutture si è mostrato possibilista nel riconoscere l'utilizzabilità delle targhe prova anche su veicoli immatricolati. Con la circolare di oggi non si potranno per ora sanzionare questi ultimi veicoli senza copertura assicurativa. Il tutto in attesa di un pronunciamento del Consiglio di Stato, chiamato in causa dai due dicasteri.
«Il livello di attenzione sulla problematica della targa prova deve rimanere alto per evitare che lungo il percorso ci siano altre devianze». Lo afferma Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto, l'associazione consorzi e concessionari auto, commentando la circolare del ministero dell'Interno che per ora sospende le sanzioni nei confronti di chi utilizza targhe prova anche su veicoli già immatricolati ma sprovvisti di copertura assicurativa.
«Sebbene resti l'amarezza delle troppe energie profuse solo per potere mantenere il rispetto di regole certe e trasparenti, non si può che esprimere soddisfazione - aggiunge - quando si ottiene l'attenzione degli apparati burocratici alle legittime istanze di chi ogni giorno cerca di sviluppare il proprio business con impegno, rigore, professionalità e sacrifici anche per garantire la tranquillità dei lavoratori impegnati a portare avanti i progetti comuni».
Guidi, peraltro, sottolinea la necessità di «controllare l'uso improprio delle targhe prova. Sul libretto è infatti riportata l'indicazione - collaudo, verifica o prove - che va rispettata. E' legittimo, quindi, ed è la legge a prevederlo, l'uso ad esempio di chi vende un veicolo per farlo provare a un cliente potenziale, o per la sua manutenzione o lavaggio». Tornando alla circolare del ministero dell'Interno, il presidente di AsConAuto osserva che «in questa occasione siamo stati davvero capaci di fare squadra.
In sinergia con l'azione intrapresa presso le sedi istituzionali da Federauto c'è stata la presa di posizione pubblica di cui AsConAuto si è fatta protagonista, ma anche l'energica posizione assunta in rete da tutti gli operatori coinvolti e danneggiati sul territorio. A conforto alle nostre istanze, è arrivata una prima positiva risposta che ci permette di ritornare a lavorare con maggiore tranquillità».