Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma

Assogomma: «Incentivi per la conversione degli pneumatici». Quelli di classe A e B riducono i consumi e aumentano la sicurezza

di Mattia Eccheli
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TORINO – Per inquinare meno ed essere più sicure, le auto devono montare anche pneumatici più tecnologici: per questo Assogomma chiede all'Esecutivo nazionale di varare un piano di incentivi per la conversione delle gomme. La sollecitazione si basa sui contenuti della nuova norma comunitaria sull'etichettatura (non di una direttiva, che deve venire recepita da ciascun paese), la 740 del 2020, entrata in vigore lo scorso maggio. L'associazione ricorda che, in deroga alle regole che vietano gli aiuti di Stato, il legislatore europeo ha autorizzato i governi a prevedere incentivi per le classi di pneumatici più performanti, ossia con una più bassa resistenza al rotolamento e una più alta aderenza sul bagnato.

«L’invito di Assogomma – spiega il direttore di Assogomma Fabio Bertolotti a Torino, nel corso del seminario “Auto elettrica e mobilità sostenibile” organizzato dall'Uiga - è quello di adottare un provvedimento che dia attuazione a questo chiaro indirizzo. Un’operazione con effetti benefici sia in termini ambientali sia di sicurezza stradale». La nuova etichettatura ha ridotto da 7 a 5 le classi degli pneumatici e tra la prima e l'ultima, la A e la E, le differenze sono significative. Nel caso della resistenza al rotolamento i calcoli parlano di consumi ridotti fino al 7% mentre lo spazio di frenata può scendere fino al 30%. 

In Italia l'adozione di pneumatici delle classi A e B (almeno il 5% più efficiente in termini di resistenza al rotolamento rispetto alle gomme di classe E), gonfiati alla giusta pressione, potrebbe condurre a risparmi nell'ordine di 4 miliardi di euro con una riduzione delle emissioni di circa 7 milioni di tonnellate l'anno. L'incentivo alla conversione è un'opzione importante perché, secondo Assogomma, ne beneficerebbe l'intera collettività e non soltanto chi acquista gli pneumatici.

Per Bertolotti il bonus non dovrebbe essere “lineare”, ma dovrebbe supportare soprattutto chi ha disponibilità inferiori. Il ricorso a pneumatici più efficienti migliorerebbe anche le prestazioni delle auto più vecchie (il parco circolante è fra i più anziani d'Europa): «Chi non compra una macchina nuova perché non ha soldi difficilmente pensa di spendere sulle gomme», precisa il direttore di Assogomma, che ricorda come la differenza di prezzo degli pneumatici delle classi superiori sia decisamente contenuta. Secondo Bertolotti il bonus potrebbe essere del 50% sul prezzo di acquisto fino ad un massimo di qualche centinaio di euro nella consapevolezza che chi guida vetture di un certo costo, quindi anche meglio equipaggiate, non ha certo bisogno di un contributo.

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Mercoledì 20 Ottobre 2021 - Ultimo aggiornamento: 24-10-2021 09:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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