Michelin sostiene l'obiettivo ambientale del regolamento Euro 7, che per la prima volta pone limiti alle emissioni di particelle di usura dei pneumatici. Questo regolamento - precisa una nota - valuterà le emissioni globali di particelle di usura generate da tutti i pneumatici venduti sul mercato europeo con l'obiettivo di ridurre le emissioni di usura dei pneumatici per salvaguardare l'ambiente. Ogni anno, il trasporto su strada in Europa genera quasi 500.000 tonnellate di particelle di usura dai pneumatici. Non tutti i pneumatici sono uguali ma quello che consente alla normativa di essere efficace riguarda l'affidabilità del metodo di misurazione.

Attualmente sono due gli approcci differenti con i test su strada in condizioni reali, in grado di fornire risultati affidabili, riproducibili e rappresentativi; l'altro riguarda il metodo in laboratorio su tamburo che, però, si basa su parametri parzialmente definiti e non trasparenti: nel 28% dei casi, i risultati ottenuti nei due test per lo stesso pneumatico divergono notevolmente. Per evitare rischi economici ed ambientali relativi alla metodologia, Michelin sostiene l'applicazione dei test in condizioni reali, pur continuando la ricerca su un approccio basato su test in laboratorio, che potrebbe rappresentare, in futuro, una soluzione complementare. Nel giugno 2025, l'Adac ha pubblicato un nuovo studio su 160 modelli di pneumatici.

I risultati hanno mostrato che i pneumatici Michelin emettono, in media, il 26% in meno di particelle rispetto a quelli di altri quattro produttori premium. Questa performance conferma i risultati di uno studio del 2022, che già evidenziava una riduzione del 28% rispetto alla media del mercato. Dal 2005, Michelin ha investito in ricerca e sviluppo per migliorare la comprensione e ridurre l'abrasione dei pneumatici. Il brand sarà pronto ad applicare la normativa Euro 7 già nel 2028 per i suoi nuovi prodotti e, nel 2030, per tutte le sue gamme per auto.