Un test Continental al circolo Polare Artico

Spedizione al Circolo Polare Artico, il futuro secondo Continental

di Nicola Desiderio
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ARVIDSJAUR - Un solido muro, nel quale la gomma vale un quarto degli oltre 40 miliardi di fatturato di Continental, il gruppo tedesco che è uno dei più grandi fornitori per le case automobilistiche, non soltanto di pneumatici, e vuole mantenere il suo ruolo e la sua forza anche con l’avvento di tutte le tecnologie che renderanno le automobili più sicure, efficienti ed intelligenti. Saranno più intelligenti e connessi anche gli pneumatici e Continental, come altri costruttori, sta lavorando al cosiddetto “smart tyre” secondo due direttrici. La prima è rappresentata dal ContiSense, uno pneumatico fatto di mescole elettroconduttrici in grado di sentire direttamente sul battistrada se c’è un foro, è in atto un surriscaldamento oppure c’è ghiaccio sull’asfalto avvisando il guidatore e dialogando con tutti i sistemi di bordo, ma anche con le altre vetture e l’infrastruttura con l’obiettivo di evitare le situazioni di pericolo e garantire così a tutti la massima sicurezza.

La seconda è il ContiAdapt, uno pneumatico che cambia pressione e larghezza in tempo reale grazie ad una serie di microcompressori e attuatori così da adattarsi meglio ad ogni tipo di fondo superando il dilemma tra resistenza di rotolamento, tenuta e sicurezza, soprattutto nei mesi invernali e quando le potenze in gioco sono alte. A questo proposito, Continental chiude la stagione fredda con il Winter Contact TS860S, il nuovo pneumatico invernale dedicato a vetture ad alte prestazioni che sostituisce il TS850 e affianca il TS850 P e il TS860. Per testarne le doti, siamo andati in Svezia, a 150 km dal Circolo Polare Artico e con 15 gradi sottozero facendolo calzare volutamente ad auto diverse, ma sempre muscolose come l’Audi S4 (V6 3 litri da 354 cv) a trazione integrale permanente, la BMW 440i Coupè a trazione posteriore (6 cilindri in linea 3 litri da 326 cv) e la Mini Countryman Cooper S John Cooper Works (2 litri da 231 cv) con trazione integrale part-time.

Il nuovo nato ha quella progressività e prevedibilità di comportamento che risultano fondamentali per sentire la vettura anche in condizioni di scarsa aderenza e non dover mai trovarsi nel panico in caso di improvviso pericolo. Il TS860S promette inoltre una migliore tenuta su asfalto asciutto e migliori spazi di frenata sul bagnato senza impatti nefasti sui consumi e questo grazie in particolare a speciali spigoli angolari a struttura tridimensionale molto flessibili, capaci di aprire le lamelle per aggrapparsi alla neve e di chiudersi su altri tipi di fondo. Continental lo offre in 14 diverse misure per cerchi da 18 fino a 21 pollici, larghezza da 225 a 315 mm e codice di velocità fino a W, cioè 270 km/h.

Ce n’è abbastanza per tutte le auto più potenti e sportive come le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, prime auto al mondo a essere equipaggiate il sistema frenante “by wire” (senza collegamento meccanico tra pedale e pompa) della Continental o le Porsche Panamera e Cayenne che dell’azienda tedesca montano le nuove molle pneumatiche tricamera, senza contare il controllo di stabilità di terza generazione che ha debuttato sulla nuova Honda Civic e i sistemi microibridi a 48 Volt, in attesa di vedere tutto quello che accadrà con l’avvento della guida autonoma. Continental sta lavorando anche a quella.
 

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Sabato 7 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 08-04-2018 08:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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