MC20 Cielo è l incarnazione di un sogno

Cielo, la Maserati si scopre. Il Tridente presenta la versione spider della MC20: emozioni forti con un pieno di tecnologia

di Piero Bianco
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CATANIA  - Il sole della Sicilia battezza l’esordio su strada dell’ultimo gioiello Maserati. Cielo è la gemella scoperta della supercar MC20, 630 cavalli (e 730 Nm di coppia) erogati dal motore 3 litri V6 Nettuno, un saggio di tecnologia avanzata interamente “fatto in casa” a Modena dagli ingegneri del Tridente. Potenza straordinaria e un sound inimitabile che, nell’era della nuova mobilità elettrificata, sanno ancora stuzzicare emozioni intense. MC20 Cielo è l’incarnazione di un sogno e i 170 km del test nella Val di Noto e nel Ragusano, su percorsi anche impegnativi e perfino sconnessi, ne confermano le virtù annunciate. Va precisato che è un sogno per pochi, considerando il listino che parte da 268 mila euro più optional: il kit in carbonio, per fare un esempio, costa da solo 40 mila euro e la splendida vernice tristrato di lancio Acquamarina 20 mila. Ma nel regno elitario delle supersportive di lusso il prezzo non è mai un problema, lo confermano i 100 esemplari dell’edizione di lancio PrimaSerie andati a ruba a 368 mila euro. E la lista d’attesa per la nuova MC20 Cielo, con prime consegne a inizio 2023, già supera i 12 mesi. Tutti i modelli possono essere inoltre personalizzati in base ai capricci dei clienti, grazie al programma Fuoriserie.

Bello viaggiare con il tettuccio elettrico retrattile aperto: si aziona in 12” e il vetro speciale contiene polimeri variabili che reagiscono a impulsi elettrici per cambiarne il grado di trasparenza. Quando è chiuso, basta premere un’icona sul display centrale e si ottiene la versione ottimale per annullare l’irradiamento eccessivo. Ma conservando la trasparenza totale si può davvero gustare l’azzurro del cielo, quello sky feeling che ha ispirato il nome della vettura.
Le prestazioni nulla invidiano a quelle della coupé: velocità massima di 323 km l’ora con accelerazione da 0 a 100 in 2,9 secondi. Il peso è aumentato solo di 65 kg (per un totale di 1.540) nonostante le modifiche strutturali richieste da una spyder per preservare la rigidità torsionale e ospitare l’alloggiamento del tettuccio, oltre ai rinforzi anti-ribaltamento alla cornice del parabrezza e al roll-bar. La trasformazione in spyder non penalizza la splendida silhouette della vettura, lunga 4,67 metri, larga (con gli specchietti) 2,17 e alta 1,22. Sostanzialmente invariato anche il coefficiente aerodinamico (0,39), con un incremento appena del 2% rispetto alla MC20 coupé grazie al sottoscocca piatto e agli estrattori attivi che disciplinano i flussi. Bella da vedere, altrettanto bella da guidare. Agile, reattiva e potente, la Cielo è un concentrato di adrenalina. Lo spazio, per due, è adeguato alla mission della vettura, anche se non guasterebbe nell’abitacolo qualche contenitore in più per smartphone e piccoli oggetti. Per i bagagli, ci sono un vano anteriore di 50 litri e uno posteriore di 100. Le portiere Butterfly (a farfalla) facilitano accesso e discesa e si sbloccano con un pulsante.

Gli interni, minimalisti e sportivi con sedili racing, sono impreziositi da Alcantara (volante compreso) e materiali tecnici. Viaggiando en-plein-air, anche a velocità sostenute, si è al riparo da flussi fastidiosi e si può tranquillamente conversare o ascoltare l’hi-fi. Scoperta, ma confortevole. Il manettino digitale a rotore sul tunnel consente di gestire le 5 modalità dinamiche e il settaggio di ammortizzatori e differenziale elettronico. Selezionando Gt si ottiene il maggiore comfort di marcia, in Sport si gode in pieno il ruggito del motore Nettuno e la vettura diventa più rigida. Però sempre facile da domare. Con un pulsante al volante, la Cielo si può anche sollevare, fino a 5 cm, per superare dossi o insidie stradali. Le palette al volante aumentano il divertimento e si può “giocare” con il reattivo cambio doppia frizione a 8 rapporti.

Lo sterzo è molto diretto e consente all’occorrenza di correggere la traiettoria senza ansie. In ogni situazione, la massa comunque imponente della vettura non viene mai percepita in modo fastidioso, nemmeno nei tragitti urbani con stradine risicate. L’unico limite, nelle manovre, è la ridotta visibilità posteriore, ma c’è un antidoto: la telecamera sul retro che proietta, a richiesta, le immagini sullo specchio retrovisore trasformandolo in un display. Supporto prezioso, bisogna soltanto abituarsi perché la visione è diversa rispetto a quella tradizionale.
La MC20 Cielo viene prodotta nello storico stabilimento Maserati di Modena, 1.400 esemplari l’anno. Sulla stessa linea nascono in pari quantità coupé e spyder, in attesa della versione full-electric che è già in calendario, ma arriverà soltanto nel 2025. Il 40% della produzione MC20 Cielo è destinata al mercato americano. Ma è un sogno globale.

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Lunedì 7 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 08-11-2022 10:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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