La nuova Mercedes Classe C

Classe C, il fascino con la coda. Mercedes presenta la nuova generazione: concetto classico, contenuti rivoluzionari

di Alessandro Marchetti Tricamo
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STOCCARDA - Il fascino con la coda. Berline che non accettano compromessi e tirano avanti di fronte a Suv sempre più uguali e con poca personalità. La nuova Mercedes Classe C ne è forse l’esempio più evidente: uno stile ereditato dalla più grande Classe S, quasi a voler tracciare una bella linea di separazione con le “sorelle” a ruote alte del marchio tedesco. Per Gorden Wagener che l’ha disegnata, lo stile è di una “purezza sensuale”, definizione che ben si presta – sia nella versione berlina che familiare - al profilo laterale, meno al frontale che mostra un carattere più sportivo ed eccentrico. Al resto pensa la storia.
Il passato che è il miglior trampolino verso il futuro: dalla 190 del 1982 a oggi, i tedeschi hanno venduto oltre 10,5 milioni di compatte. Quasi 40 anni di vita ma ancora una ragazza, tanto che per Mercedes la Classe C è sempre “Baby Benz”. E questo nonostante negli anni, rispetto alla 190, abbia guadagnato oltre 30 centimetri in lunghezza e 15 in larghezza, arrivando rispettivamente a 4,75 e 1,82 metri. Visto il successo, meglio non cambiare il soprannome: anche a Stoccarda la scaramanzia vuole la sua parte.

La “Baby” oggi appartiene di diritto alla generazione Z quella abituata a immergersi senza confini in un mondo digitale dove tutto sembra possibile, persino accendere la lavastoviglie dalla propria auto: la seconda generazione del sistema Mbux (lanciato solo qualche mese fa sulla Classe S) ha una funzione Smart Home che consente di controllare e attivare qualsiasi apparecchio elettrico della propria casa e avvisare di movimenti anomali o di effrazioni alle finestre. È sufficiente dire all’assistente vocale “Hey Mercedes, c’è qualcuno a casa mia?” e aspettare la risposta incrociando le dita. L’Mbux si può aggiornare con nuove funzioni e software come una normale app, semplicemente attraverso la connessione di bordo garantita da una sim mobile. Scenografica la grande consolle centrale dove fa bella mostra un display verticale da 11,9 pollici che si abbina a quello orizzontale da 12,3 pollici dietro il volante. 
C’è poi l’inevitabile elettrificazione, step necessario verso il raggiungimento dell’obiettivo Mercedes delle zero emissioni di CO2 nel 2039. In questo caso niente versioni esclusivamente a batteria - destinate ai modelli della gamma EQ - ma due forme di ibridizzazione: mild e plug-in, la base e il massimo livello possibile. 

La forma più semplice è adottata su tutta la gamma, berlina o familiare che sia: C200 con il 1.5 benzina da 204 cavalli, C220d e C300d con il 2 litri diesel rispettivamente da 200 e 265 cavalli (tutte con cambio automatico 9G-Tronic di serie). Un alternatore-starter integrato Isg a 48 V consente di fornire un piccolo incremento di potenza (15 chilowatt) a costo zero: l’energia necessaria è recuperata in frenata e decelerazione senza spine e prolunghe. Un sistema semplice che però permette alla Classe di C anche di “veleggiare”: in viaggio il motore a combustione si disattiva per qualche secondo a velocità costante e in assenza di pressione sul pedale dell’acceleratore.

Le versioni ibride ricaricabili plug-in arriveranno a qualche mese dal lancio e prevedono invece un autentico motore elettrico con 95 chilowatt di potenza (quasi 130 cavalli) abbinato a un 2 litri benzina e diesel. La batteria è composta da 96 celle al litio per una capacità di 25,4 chilowattora e l’autonomia dichiarata in elettrico a zero emissioni allo scarico è di circa 100 chilometri (misurata sul nuovo ciclo di omologazione Wltp). I tempi di ricarica con il caricabatteria in corrente continua da 55 chilowatt sono di circa 30 minuti e salgono a due ore e mezza con una wallbox dalla rete di casa. E poiché, come ha sottolineato il ceo Ola Källenius, “Classe C e Classe S sono sempre più vicine”, la più piccola eredita anche il sistema Digital Light, una sorta di laboratorio spaziale all’interno dei fari con una luce proveniente da tre led che viene scomposta e indirizzata laddove serve attraverso l’uso di 1,3 milioni di microspecchi. E con una risoluzione superiore a 2,6 milioni di pixel, da far invidia al miglior film di animazione di Hollywood.


Illuminazione ottimale ma non solo: il sistema proietta direttamente sulla strada simboli, avvisi o segni di demarcazione. Impossibile sbagliare. Per gli amanti della guida dura e pura la tecnologia chiave a bordo di Classe C è l’asse posteriore sterzante: a velocità inferiori ai 60 km/h le ruote dietro sterzano in controfase rispetto a quelle anteriori, rendendo la vettura più agile nelle manovre più strette.
Quando si superano i 60 km/h seguono quelle davanti fino a 2,5 gradi, in modo da dare più stabilità e sicurezza nelle curve veloci. La nuova Mercedes Classe C sarà commercializzata in sei allestimenti (Business, Sport, Premium, Sport Plus, Premium Plus e Premium Pro) a partire dal 30 marzo con prime consegne in estate.

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Venerdì 12 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 13-03-2021 20:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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