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Più grande, più tecnologica ma sempre Mini. Pur mantenendo lo stesso carattere e le medesime proporzioni, la nuova Countryman è cresciuta diventando un Suv di segmento C. Una scelta voluta per assecondare le richieste dei clienti che desiderano una vettura più versatile da poter sfruttare anche come prima auto di famiglia. A raccogliere l’eredità della precedente versione sarà, entro la fine dell’anno, la Mini Aceman. Giunta alla terza generazione, la Countryman ha l’obiettivo, assieme alla nuova Cooper, di traghettare il marchio Mini (di proprietà BMW) verso un futuro a zero emissioni. Infatti, per la prima volta, il Suv inglese dispone anche della motorizzazione elettrica. Realizzata interamente in Germania, nello stabilimento di Lipsia, la Countryman si basa sul pianale Faar già utilizzato dalla BMW X1. La più grande della famiglia Mini presenta una lunghezza di 4,43 metri (13 centimetri in più rispetto il modello precedente), è larga 1,84 e alta 1,65 metri.
Il team di designer, diretto da Oliver Heilmer, ha voluto esaltare lo spirito da off-road della Countryman prediligendo linee più spigolose ed elementi verticali per donare maggior dinamismo d’insieme migliorando anche l’efficienza aerodinamica. Non mancano i richiami alla tradizione. Se esternamente troviamo il tetto flottante e le luci LED posteriori con il motivo dell’Union Jack, all’interno al centro della plancia spicca lo schermo OLED circolare, da 24 centimetri di diametro, per gestire l’infotainment, l’assistente vocale e la connettività con gli smartphone. Tecnologica e sostenibile grazie l’uso di tessuto realizzato in poliestere riciclato e luci ambientali che cambiano a seconda delle modalità di guida, ben 7 e selezionabili tramite il manettino al centro della consolle. Il passo di 2,67 metri consente ampio spazio ai passeggeri posteriori, inoltre il bagagliaio offre una capacità che varia da 460 fino a 1.450 litri. Oltre alla sua vocazione cittadina, la Countryman E si è rivelata la compagna di viaggio ideale conducendoci da Milano a Bolzano.
Dotata di un motore da 150 kW (204 cv) e 250 Nm di coppia distribuita sull’anteriore, la Mini raggiunge una veloce massima di 170 km/h oltre a coprire lo 0-100 km/h in 8,6 secondi. Proprio quest’ultimo dato lo si è potuto apprezzare in autostrada mentre, affrontando i tratti più guidati, è uscita la sua vera anima. Agile e scattante, la Countryman elettrica conferma il go-kart feeling tipico delle Mini grazie a uno sterzo diretto e un assetto ben calibrato. A supportare il tutto ci pensa la batteria da 66,5 kWh (64,6 kWh netti) in grado di offrire un’autonomia dichiarata di 462 km (19,1 kWh per compiere 100 km nella nostra prova) oltre alla possibilità di poter essere ricaricata, dal 30 all’80%, in meno di 20 minuti a 130 kW.
A listino è già presente anche la Countryman SE ALL4 che dispone di 2 motori e trazione integrale. Grazie a una potenza complessiva di 313 cv e 494 Nm di coppia la SE può raggiungere i 180 km/h di velocità massima e bruciare lo 0-100 km/h in soli 5,6 secondi. Non varia il taglio della batteria che garantisce un’autonomia di 433 km. Entrambe le versioni sono disponibili in quattro allestimenti, Essential, Classic, Favoured e la più sportiva John Cooper Works. Se la Mini Countryman E è offerta a partire da 40.700 Euro, la SE ALL4 parte da 46.900 Euro fino a raggiungere i 54.380 Euro per la top di gamma.