
Dacia Bigster, al volante del Suv che ridefinisce le regole del segmento C assicurando consumi ridotti e comfort

Bigster, la Dacia cresce ancora. Aumentano tecnologia e contenuti. E c’è anche in versione ibrido a GPL

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AIX-EN-PROVENCE – Dacia pensa in grande. Dopo aver fatto incetta di successi in termini di vendite in tutta Europa, la Casa romena del Gruppo Renault è pronta a rivoluzionare il segmento C dei SUV. L’arma dell’asfalto si chiama Bigster e, fedele allo spirito Dacia, unisce qualità costruttiva e robustezza senza tralasciare il comfort e la sostenibilità. Caratteristiche che abbiamo avuto modo di apprezzare appieno nella nostra prova sulle strade della Provenza.
Basata sulla collaudata piattaforma CMF-B del Gruppo Renault, la Bigster presenta una lunghezza di 4,57 metri, una larghezza di 1,81 metri e un’altezza di 1,71 metri. Il carattere Dacia è ben espresso dal design che rappresenta un perfetto equilibrio tra essenzialità e robustezza. Le linee, pulite e decise, sono state appositamente studiate per enfatizzare la solidità del veicolo a partire dal frontale che ne esalta la presenza su strada. I fari LED, a forma di Y, sono posti alle estremità a incorniciare l’ampia griglia, in nero lucido, su cui è presente il nuovo logo Dacia.
Fedele a quanto visto sulla Duster, non mancano componenti di derivazione off-road, come la piastra paracolpi, oltre a un’altezza da terra di 22 centimetri. Sapientemente sagomato, il cofano dona un tono aggressivo alla Dacia che, sfruttando le linee verticali del muso, amplifica il dinamismo d’insieme. Le piastre dei paraurti, i passaruota e le parti sottoscocca sono realizzate in Starkle, uno speciale polimero realizzato dai tecnici Dacia che sfrutta materiali riciclati al 20% tinti all’origine rendendo, così, più robuste le componenti e meno visibili eventuali graffi.
A slanciare la fiancata ci pensa una linea di cintura alta e pulita, grazie alle maniglie delle portiere posteriori inglobate nel montante, e il tetto che, opzionalmente si può avere a contrasto con la carrozzeria in nero, discende verso il lunotto con un piccolo spoiler. Non mancano i cerchi in lega che vanno da 17” fino a 19”. Anche il posteriore, sfruttando le luci LED poste alle estremità, allarga visivamente la Bigster sottolineano la sua presenza su strada.
Come da tradizione Dacia, gli interni sono razionali e ben studiati. A centro plancia troviamo il display touch screen da 10,1” per gestire il sistema multimediale che consente la connessione wireless con gli smartphone. A tal proposito non mancano due prese USB C e la piastra a induzione per ricaricare i cellulari. Chi guida, oltre a disporre di un volante dotato di comandi sulle razze, può consultare rapidamente il cruscotto digitale da 7” o 10”, a seconda dell’allestimento. Numerosi i vani, tra cui il pozzetto refrigerato sotto il bracciolo tra i sedili anteriori, oltre all’innovativo sistema YouClip per aggiungere accessori.
Ampio spazio anche per chi si accomoda dietro, con ben 24 centimetri a disposizione per le gambe. Inoltre il divano è frazionabile secondo lo schema 40-20-40. Sulla Bigster non manca il tetto panoramico, anche l’isolamento acustico è stato migliorato con l’utilizzo di materiali fonoassorbenti e vetri più spessi. Il portellone del bagagliaio, azionabile elettricamente, garantisce una capacità di carico fino a 702 litri che raggiungono quota 1960 litri con i sedili reclinati. Inoltre lo spazio di stivaggio può essere gestito grazie all’app Boot Organizer.
Tutte le versioni della Bigster sono equipaggiate con motorizzazioni elettrificate, a sottolineare l’impegno di Dacia verso la sostenibilità. La novità principale è rappresentata dal motore HYBRID 155. Questo combina il benzina 4 cilindri da 107 CV con 2 motori elettrici, supportati da una batteria da 1,4 kWh, gestiti da un cambio automatico elettrificato dotato di 4 rapporti per il termico e 2 per l’elettrico. Tale configurazione permette al SUV di muoversi fino all’80% del tempo in modalità elettrica quando si viaggia in città garantendo, così, una riduzione significativa delle emissioni di CO2.
Oltre al motore ibrido, la Bigster è disponibile con il TCe 140 mild-hybrid che utilizza un propulsore tre cilindri turbo benzina da 1.2 litri, con ciclo Miller, abbinato a un sistema ibrido a 48 V e un cambio manuale e 6 rapporti riducendo, così, il consumo di carburante del 10% rispetto ai motori tradizionali. La versione ECO-G 140, alimentata a GPL, associa per la prima volta al bifuel il mild-hybird da 48 V. Il 1.2 litri offre quindi un’autonomia combinata di 1.450 km, grazie ai due serbatoi (uno per la benzina e uno per il GPL), mantenendo la capacità del bagagliaio inalterata.
Immancabile la versione TCe 130 4X4 dotata di trazione integrale e del cambio manuale a 6 marce, che rende la Bigster ideale per chi cerca un SUV versatile, adatto non solo alle strade cittadine ma anche ai percorsi off-road. Il sistema di Terrain Control, azionabile tramite il rotore sul tunnel centrale, offre diverse modalità di guida (Auto, Snow, Mud/Sand e Off-Road) permettendo al veicolo di adattarsi automaticamente alle condizioni di aderenza del terreno. Un’altra funzionalità utile è il controllo della velocità in discesa HDC che mantiene costante la velocità del veicolo su terreni scivolosi o pendenze ripide migliorando la sicurezza e il controllo del mezzo.
La nostra prima presa di contatto avviene con la HYBRID 155, la più potente a listino. La regolazione elettronica del sedile guidatore, consente di trovare subito la corretta posizione al volante. Fin dai primi chilometri si apprezza la silenziosità di marcia. Se la partenza, sulle strade di Marsiglia, avviene in elettrico uscendo dal centro abitato affondiamo l’acceleratore ed entra in azione, in maniera discetta, il propulsore benzina. A stupire piacevolmente è anche la taratura delle sospensioni: morbide per migliorare il comfort di viaggio, ma mai cedevoli anche nei tratti più guidati.
Proprio tra le curve della Provenza si apprezzano le qualità del telaio della Bigster. Agile, complice un diametro di sterzata inferiore a 11 metri, la Dacia si muove bene anche nei tratti più guidati. Grazie al supporto dell’elettrico, il SUV è scattante anche nel traffico cittadino garantendo buone riprese. Ma il punto forte della Bigster è sicuramente l’efficienza nei consumi. Al termine della nostra prova, di circa 160 km su percorso misto, abbiamo registrato un lusinghiero 5 litri per percorrere 100 km.
Dacia ha pensato anche agli appassionati della vita all’aria aperta offrendo l’allestimento Extreme, riconoscile per gli inseriti in rame. Oltre a disporre di interni lavabili, non mancano le barre da tetto modulabili, che possono essere trasformate da longitudinali a trasversali con un semplice gesto. Numerosi gli accessori, tra cui il Pack Sleep: una soluzione che trasforma un box in legno in un letto matrimoniale rendendo il SUV perfetto anche per gli amanti della natura e del campeggio. La tenda da portellone, progettata per aderire perfettamente al veicolo, aumenta lo spazio disponibile e garantisce una maggiore versatilità durante le escursioni.
Già ordinabile, la Bigster arriverà nelle nostre concessionarie agli inizi di maggio. Come da tradizione Dacia, il prezzo d’attacco sarà davvero concorrenziale. La Bigster, nella versione Essential, parte da 24.800 Euro. Per l’allestimento Expression, dotato di climatizzatore in-zona di serie, occorrono 25.800 Euro. Infine le due versioni più accessoriate Journey ed Extreme partono da 27.800 Euro, per il TCe 140, fino a raggiungere 31.300 Euro per la motorizzazione HYBRID 155.