La Mercedes EQC per le strade norvegesi

EQC, al volante della prima Mercedes elettrica: tanto comfort e grande piacere di guida

di Alberto Sabbatini
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OSLO - Se guardate con attenzione la Mercedes F1 che domina con Hamilton il mondiale F1, vedrete un logo azzurrino sulla carrozzeria: EQ. Non è uno sponsor ma il nuovo marchio di Mercedes dedicato alle auto elettriche. Tutte le future auto elettriche del brand tedesco faranno parte di questa famiglia EQ di cui la F1, grazie al suo motore ibrido, è oggi la simbolica capostipite. Ma il futuro è quanto mai imminente: la prima Mercedes EQ arriverà sulle strade italiane all’inizio dell’estate. Si tratta di un SUV di taglia media, lungo 4,76 metri, il cui nome completo è EQC (la lettera C indica la famiglia di vetture Mercedes medio-compatte). È un Suv di linea moderna ma dal design elegante. Questa prima Mercedes elettrica arriva in un settore, quello dei Suv elettrici di lusso, dove impera Tesla e dove Jaguar e Audi sono già presenti. Mercedes però si fa forte di un intero eco-sistema che ha saputo costruire attorno alla sua EQC per facilitare l’utilizzo e la gestione dell’auto. Fra cui il sistema di intelligenza artificiale ed assistenza vocale MBUX che permette di interagire a voce con la EQC premettendo ogni richiesta con il comando-codice: «Ehi, Mercedes...» come siamo abituati a fare con i vari Alexa, Google e Siri. La facilità d’uso di un assistente vocale, quando si guida e bisogna cercare un punto di ricarica, rappresenta un grande semplificazione per l’utente.
 

La EQC è spinta da due motori elettrici asincroni, uno davanti e uno dietro che azionano ciascuno i rispettivi assi ruota. La potenza complessiva è di 408 cavalli (300 kW) e la coppia motrice di 760 Nm. La sofisticata batteria a ioni di litio, come sulle altre auto di questo genere, occupa l’intero pianale da ruota a ruota. Pesa ben 650 kg, ha una capacità di 80 kilowattora e Mercedes la garantisce per 8 anni/160mila Km.
Abbiamo potuto provare la EQC in anteprima nel paese più eco-sostenibile del mondo: la Norvegia. Vero paradiso delle auto elettriche, dove un terzo delle auto vendute ogni anno sono a batteria e nella capitale Oslo circolano quasi soltanto vetture elettriche. Non certo perché gli automobilisti norvegesi siano più virtuosi di noi, ma soprattutto perché il governo locale, molto attento all’ambiente, s’è posto l’obiettivo ambizioso di abolire le auto a motore termico dal 2025. Perciò da anni incentiva fortemente quelle elettriche che non hanno iva sul prezzo d’acquisto, godono di parcheggi e pedaggi gratis e di tassa di possesso gratuita. Per cui un’auto elettrica risulta più conveniente di una a benzina. La grande diffusione dell’elettrico e di una capillare rete di ricarica rende piacevolissimo l’uso della Mercedes EQC su queste strade dai limiti di velocità piuttosto bassi e fa dimenticare il problema dell’ansia da prestazione, che è tuttora il freno maggiore per queste vetture nel nostro paese. Senza doversi preoccupare dell’autonomia, emergono tutti i piaceri della guida elettrica in cui l’unico rumore avvertibile è quello del rotolamento delle gomme.

La EQC, nonostante il peso elevato di ben 2495 kg, possiede doti di scatto insospettabili grazie alla particolarità dei motori elettrici di offrire tutta insieme la coppia motrice disponibile senza dover aspettare che il motore salga di giri. Questa brillantezza agevola nei sorpassi e in situazioni in cui bisogna cavarsi d’impaccio nel traffico. Lo sprint però non è la dote più importante di questo Suv elettrico di lusso, che fa del comfort di marcia e della silenziosità i propri punti di forza. L’autonomia di marcia, punto critico di qualsiasi auto elettrica, nel caso della EQC è apparsa eccellente. Anche perché in Norvegia i limiti di velocità sono piuttosto bassi e i consumi ne risentono positivamente. La batteria da 80 kilowattora, secondo Mercedes, permette un’autonomia massima compresa fra i 374 e i 417 km. Ma la percorrenza varia moltissimo in base allo stile di guida e da come imparerete a sfruttare la rigenerazione in frenata.
 

 

Accelerazioni e frenate aiutano ad allungare la percorrenza, mentre a velocità costante pochi km l’ora di media in più o in meno fanno una differenza importante. Sul problema della ricarica, invece, l’utente che sceglierà elettrico dovrà farsi un po’ d’esperienza. La EQC si può ricaricare in 8 ore all’80% della capacità dalle colonnine a corrente alternata (a 7,2 kWh); con quelle rapide a corrente continua (fino a 110 kWh) servono 40 minuti, ma in Italia queste colonnine sono per lo più limitate a 50 kWh quindi il tempo raddoppia. Perciò va superata l’abitudine di voler “fare il pieno” ogni volta: meglio frequenti e rapidi rabbocchi di energia utilizzando i propri tempi morti per una ricarica parziale. Mercedes ed Enel vendono anche una wallbox casalinga da 3 kWh al costo di mille euro, installazione compresa. Il prezzo della EQC parte da 76.839 euro (allestimento Sport) mentre la versione più ricca “1886” (in omaggio all’anno di fondazione della Daimler) costerà 87.220 euro.

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Domenica 19 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 16:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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