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Puntare al futuro guardando al passato. Dimenticatevi il grosso fuoristrada che dai primi anni ’90 circola sulle highway degli Stati Uniti, il nuovo Ford Explorer è stato progettato e sviluppato in Europa espressamente per il mercato del Vecchio Continente. Oltre al nome, a legare i due veicoli dell’Ovale Blu è il loro compito: se l’Explorer Made in USA è stato il pioniere dei Suv, aumentando l’interesse del pubblico a Stelle e Strisce verso tale segmento, il fratello europeo ha il compito di fare da apripista al nuovo corso elettrico di Ford. Sfruttando un nome storico, la Casa americana ha deciso di intraprendere questa nuova sfida a zero emissioni. La transizione elettrica passa dall’Electric Vehicle Center di Colonia, che ha recentemente subito un investimento di 2 miliardi, e dalle cui linee produttive esce proprio l’Explorer. Il nuovo C-Suv della Ford è la perfetta sintesi tra l’ingegneria tedesca e il carattere americano. Seppur realizzata sulla piattaforma MEB, frutto della sinergia con il Gruppo Volkswagen, si percepisce subito che siamo dinnanzi a una vera Ford sia per il suo design che per l’impostazione di guida.
Proprio lo stile, pur presentando un carattere americano, mantiene un gusto decisamente europeo. Lunga 4,47 metri, larga 1,87 e alta 1,63 metri, la Explorer sembra più imponente su strada, merito del lavoro dei designer, diretti da Amko Leenarts, che hanno sapientemente plasmato la carrozzeria sfruttando sbalzi ridotti, forme muscolose e linee tese. Il frontale presenta uno sviluppo verticale e una calandra pulita, solamente nella parte inferiore troviamo una griglia per raffreddare le componenti meccaniche. I fari LED, a forma di L rovesciata, sono posti alle estremità e collegati tra loro da una fascia nera recante la scritta Explorer. Lateralmente si nota una linea di cintura alta e un aspetto muscoloso, anche grazie alle ruote che vanno da 19” a 21”. I montanti, in nero lucido, rendono il tetto flottante. Quest’ultimo termina con uno spoiler dando un carattere sportivo al posteriore dotato di luci, anche in questo caso, collegate da una striscia nera per allargare l’immagine visiva dell’auto.
Curato e razionale l’abitacolo dove al centro troviamo il nuovo sistema d’infotainment Ford Sync Move, compatibile con gli smartphone e consultabile tramite lo schermo touch da 14,6” posizionato in verticale e regolabile manualmente con un’inclinazione di 30 gradi, per facilitarne la leggibilità oltre a nascondere un vano segreto. Il sistema audio, optional quello firmato Bang & Olufsen, è un’oggetto di design che caratterizza la parte superiore della plancia. Numerosi i vani portaoggetti, come quello riposto nel bracciolo tra i sedili anteriori che può contenere anche un laptop da 15”.
Potendo contare su un passo di 2,76 metri, l’Explorer offre un’ottima abitabilità anche a chi siede dietro senza pregiudicare lo spazio del bagagliaio, che varia da 530 fino a 1.460 litri con il divano posteriore reclinato. Salendo a bordo si ha la sensazione di stare alla guida di una vettura sportiva: il volante presenta una corona leggermente squadrata, davanti il quadro strumenti da 5”, comparto e dotato di tutte le informazioni utili, persino i sedili in ecopelle e con poggiatesta integrati sono ben sagomati e contenitivi. Tale percezione viene confermata già dai primi chilometri guidando da Lubiana fino al suggestivo lago di Bled. Se sulle strade urbane si apprezza lo scatto da fermo, è nei tratti più guidati che l’Explorer stupisce. Nonostante la sua mole, e il suo peso, la Ford si mostra subito reattiva e veloce in inserimento curva e nei cambi di direzione. L’ottima taratura delle sospensioni permette di ridurre al minimo il rollio e il beccheggio in curva. Questo, assieme al raggio di sterzata inferiore agli 11 metri, si traduce in una guida briosa e coinvolgente. Anche nei tratti autostradali il Suv garantisce un’ottima insonorizzazione nell’abitacolo e consumi contenuti.
Due, ad oggi, le versioni acquistabili della Ford Explorer. La trazione posteriore, da 49.000 Euro, è dotata di un singolo motore da 210 kW (286 cv) al quale è associato una batteria, in Nichel Manganese Cobalto, da 77 kWh in grado di assicurare un’autonomia di 602 km e, al termine della nostra prova di circa 130 km, garantire un consumo di 17,8 kWh per 100 km. La versione più performante, che ha registrato un consumo di 20 kWh per compiere 100 km, è invece dotata di 2 motori che sviluppano 250 kW (340 cv) e 545 Nm di coppia sulle 4 ruote motrici. In grado di raggiungere i 180 km/h e coprire lo scatto 0-100 km/h in 5,3 secondi (più veloce di una Focus ST), la Explorer a trazione integrale dispone di un pacco batterie da 79 kWh garantendo un’autonomia fino a 572 km ed è offerta da 52.500 Euro. In entrambi i casi è possibile ricaricare la vettura, in corrente continua fino a 185 kW, dal 10 all’80% in soli 26 minuti. Entro la fine dell’anno arriverà la Standard Range dotata di una batteria da 52 kWh e un singolo motore da 125 kW (170 cv) a partire da 41.500 Euro.