La Hyundai Ioniq 5 ha uno stile avanzato che esprime tutte le novità e i contenuti tecnologici

Hyundai Ioniq 5, l’auto del futuro è molto più che elettrica

di Nicola Desiderio
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VALENCIA - La Ioniq 5 è la nuova Hyundai elettrica, la prima basata su una piattaforma elettrica nativa e la capostipite di un nuovo brand. Sono queste tutte le novità della nuova coreana ad emissioni zero, insieme a molte altre, di un’automobile nuova e che segna un punto di svolta per il costruttore coreano in termini tecnici, estetici e di modo in cui vivere la mobilità.

Per capire quanto sia nuova la Ioniq 5 basta guardarla. Il suo stile è una sintesi di futuro e passato. È infatti la trasposizione quasi perfetta della Concept 45 presentata nel 2019 che a sua volta si ispira alla Pony nel 1974. A vederla, sembra l’abbiano disegnata con il righello e la squadra. Le linee è le superfici sono perfettamente dritte, il montante anteriore è a 45 gradi, il taglio sulla fiancata a 30 gradi e poi ci sono i led e il profilo dei doppi fari anteriori perfettamente quadrati. Una forma di modernariato estetico dell’automobile che gioca sulla forma primigenia della tecnologia Led ricordando come i visori dei primi orologi digitali segnarono il passaggio dal movimento meccanico al quarzo. Interessanti anche le protezioni sui parafanghi a motivo radiale che sembrano proseguire il disegno dei grandi cerchi da 20 pollici.

Anche le proporzioni sono alquanto particolari. La Ioniq 5 è lunga 4,63 metri, alta 1,60 e larga 1,89, ma soprattutto ha un passo di 3 metri netti. Dunque ha l’aspetto di una berlina, ma l’altezza di una crossover con l’interasse di una limousine. Questo perché la Ioniq 5 è basata sulla nuova piattaforma E-GMP, specifica per le auto elettriche e che dunque sfrutta tutto lo spazio tra le ruote per ospitare la batteria sotto il pavimento. Il risultato è un’abitabilità interna che non ha uguali in nessun altra vettura di pari dimensioni e anche il bagagliaio è generoso oltre che regolare: si va da 527 a 1.587 litri ai quali si aggiungono 57 litri sotto il cofano anteriore per le versioni a trazione posteriore e da 24 litri per quelle integrali. Per i sedili posteriori, regolabili per 135 mm, lo spazio è ugualmente abbondante e il pavimento perfettamente piatto permette ampia libertà di movimento.

Ma sono i concetti estetici ed ergonomici a fare la differenza. La strumentazione è costituita da due grandi schermi allineati da 12 pollici e i comandi in metallo ispirano solidità mentre le tinte chiare, illuminate come una lounge, esprimono minimalismo tecnologico senza sconfinare nella freddezza. I sedili anteriori si allungano come quelli di una chaise longue, il vano portaoggetti è un enorme cassetto vero e, al centro c’è un isola polifunzionale scorrevole per 145 mm che ospita prese, portaoggetti, portabicchieri e poggiabraccia. Altrettanto interessanti i materiali, che sono di origine vegetale o riciclati come l’Econyl, prodotto dal 100% di scarti di Nylon dall’italiana Aquafil. Sul piantone ci sono solo 4 piccoli incavi quadrati dunque senza la presunzione di mettere il marchio Hyundai né tantomeno qualcosa che evochi il brand Ioniq, destinato a identificare le auto elettriche del marchio coreano dopo essere stata nel 2014 la denominazione della prima auto della storia ad essere ibrida, ibrida plug-in ed elettrica.

La strumentazione è corredata dall’head-up display a realtà aumentata e il sistema telematico è aggiornabile over-the-air. Peccato che Android Auto e Apple Carplay non siano wireless, in compenso l’app permette una stretta integrazione con la vettura in remoto e la navigazione in cloud dà anche indicazioni per l’ultimo miglio se la destinazione impone lasciare la macchina a poca distanza. La dotazione di sicurezza comprende anche l’airbag centrale e praticamente tutti i più moderni sistemi di assistenza, compresi quello di evitamento dell’ostacolo, la frenata autonoma che interviene agli incroci, le svolte e i cambi di corsia e quello che blocca la portiera posteriore se un veicolo si sta avvicinando da dietro, così da evitare pericoli per i bambini.

La parte tecnica più interessante riguarda la piattaforma e a batteria con celle agli ioni di litio fornite dalla SK Innovation. Si può optare per quella da 58 kWh che si ricarica a 11 kW in corrente alternata o fino a 180 kW in continua che diventano 220 kW con la batteria da 72,3 kWh. L’architettura elettrica a 800 Volt permette di utilizzare la ricarica ultrarapida tanto che dal 10 all’80% ci vogliono solo 18 minuti. Le versioni a trazione posteriore, solo con batteria più piccola, hanno 125 kW (384 km di autonomia) o 173 kW (360 km) mentre con quella più grande si possono avere sia 160 kW (fino a 481 km) sia 225 kW (fino a 460 km) con una coppia di 605 Nm, la trazione integrale e i due motori sincroni forniti da Mobis, azienda consociata di Hyundai. La particolarità del gruppo motrice posteriore è quella di integrare semiassi e cuscinetti mentre quella anteriore ha un sistema di disinnesto per ridurre al minimo le perdite di trascinamento. Al momento la piattaforma E-GMP non permette gli aggiornamenti in remoto dei sistemi di gestione dell’energia, ma l’inverter è al carburo di silicio, privilegio tecnologico di poche auto elettrificate.

Tutte le versioni raggiungono 185 km/h e i tempi di accelerazione vanno dagli 8,5 secondi della meno potente fino a 5,2 secondi di quella più potente. Il guidatore può scegliere tra 3 modalità di guida (Comfort, Eco e Sport), cambiando colore e grafica, e tra 5 livelli di recupero dell’energia selezionabili attraverso le levette del volante: si va dal veleggiamento a 3 valori crescenti di decelerazione fino alla posizione “intelligente” che permette la guida con un solo pedale fino all’arresto del veicolo. In ogni caso, il pedale del freno è modulabile. Interessante la possibilità di regolare il grado di recupero della velocità dopo un rallentamento e persino il grado di intervento del sistema di soppressione attiva del rumore che contribuisce al notevole comfort acustico offerto dalla Ioniq 5.

L’auto elettrica coreana scatta con silenziosa rapidità, ma senza essere violenta, e si destreggia in modo composto tra le curve senza essere particolarmente agile. I 3 metri di passo non sono infatti un aiuto naturale alla direzionalità e alla precisione di sterzo, in compenso la stabilità è a tutta prova e, grazie anche alla ottimale ripartizione delle masse, la guida risulta sempre facile e istintiva. Confortanti anche i dati di consumo. Nel corso di un calda giornata valenciana, la nostra Ioniq a trazione integrale con 225 kW e cerchi da 20” mostrava un’autonomia di 405 km con il 99% della batteria. Un ottimo risultato, che si avvicina ai 430 km dichiarati, nonostante le condizioni climatiche e lo stile di guida probante. La Ioniq 5 invita dunque ad un’andatura regolare, sfruttando l’azione progressiva dei sistemi di assistenza alla guida e gustandosi il suo notevole comfort di viaggio con la consapevolezza di viaggiare su un auto innovativa non solo per i sistema di propulsione, ma in ogni suo aspetto.

Tra questi, c’è sicuramente il V2L ovvero la possibilità di sfruttare l’energia contenuta nella batteria. Lo si può fare attraverso una presa interna, fino a 3 kW, oppure direttamente dalla presa di ricarica applicandovi uno speciale adattatore che mette a disposizione 6 kW utili sia per ricaricare un’altra auto oppure alimentare un televisore, una lavatrice o anche, come ci hanno mostrato, gli uomini di Hyundai, ad una macchina da bar per il caffè o ad una spremiagrumi. È una opzione compresa nel pacchetto ReCharge che include anche il tetto fotovoltaico, capace da solo di catturare ogni anno energia per percorrere fino a 1.500 km. La Ioniq 5 parte da 44.750 euro e la Hyundai offre anche il sistema Charge myHyundai che permette di accedere ad oltre 235mila colonnine secondo due piani diversi (Flex e Smart) e che per 2 anni hanno inclusa gratuitamente l’opzione Ionity Premium che permette la ricarica ultrarapida a soli 0,29 centesimi al kWh.

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Domenica 11 Luglio 2021 - Ultimo aggiornamento: 12-07-2021 19:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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