La Mecedes Classe E 300de

Mecedes Classe E 300de, una Stella speciale: al volante dell’ibrido plug-in diesel

di Giampiero Bottino
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MILANO - Entra nel vivo la sfida dell’elettrificazione. Un mercato, quello destinato a disegnare la mobilità sostenibile prossima ventura, che assume un rilievo particolare nel ristretto ed esclusivo mondo premium, dove sull’altare della condivisione dei costi (enormi) di sviluppo si superano anche storiche inimicizie, pur non rinunciando a un’oncia di rivalità commerciale, come dimostra la clamorosa alleanza “taglia costi” siglata all’inizio dell’anno tra Bmw e Mercedes. Proprio la casa della Stella ha ribadito, nel corso di un recente evento battezzato «Driven by EQ», la sua ambiziosa strategia di elettrificazione che, sotto l’ombrello dell’acronimo non a caso ispirato a quello che identifica il quoziente d’intelligenza e che in questo caso vuole riferirsi a un’intelligenza elettrica non priva di contenuti emozionali, si articola in tre differenti declinazioni, tra le quali la sola sigla è riservata ai prodotti 100% elettrici come il crossover EQC, il primo della serie ormai prossimo allo sbarco in Italia con un listino di 76.839 euro. La nuova arrivata affiancherà le versioni EQ Power, cioè le ibride plug-in di cui è stato possibile provare sul percorso tra Milano e Cernobbio l’esemplare più rappresentativo ed esclusivo, l’ammiraglia S 560e, e i modelli EQ Boost mild-hybrid con rete elettrica di bordo a 48 Volt ora presenti anche nell’offerta Amg, la divisione che firma le declinazioni più performanti della gamma Mercedes.
 

 


Una tecnologia di cui la casa di Stoccarda rivendica la leadership tra i costruttori premium, forte di un listino che già oggi comprende 25 vetture ibride, cinque dei quali plug-in (ma entro l’anno se ne aggiungeranno altrettante) nell’ambito di una road map che prevede di arrivare a 130 unità, offrendo almeno una variante ibrida per ogni linea di prodotto. È la chiave di una strategia verde articolata su tre pilastri (ibrido, elettrico puro – anche con la tecnologia delle fuel cell alimentate a idrogeno – e costante evoluzione dei motori termici convenzionali), ispirata tra l’altro alla necessità, particolarmente sentita proprio dai marchi premium, di ridurre le emissioni medie di flotta per rispettare normative sempre più stringenti come quelle europee che per il 2030 prevedono un limite massimo di emissioni di CO2 di 65 g/km, superati i quali scatteranno multe decisamente pesanti. «Sono obiettivi – sottolinea Eugenio Blasetti, direttore Comunicazione di Mercedes-Benz Italia – che possono scardinare le logiche di successo di un’azienda». Nell’ambiziosa visione di offrire vetture elettrificate capaci di soddisfare ogni tipologia di clienti si inquadra alla perfezione l’anteprima italiana della E 300de celebrata nella suggestiva cornice del lago di Como. Si tratta del primo ibrido plug-in abbinato a un turbodiesel, il 4 cilindri 2.0 da 194 cv che affianca – con l’occhio rivolto soprattutto ai mercati europei, dove l’alimentazione a gasolio gode ancora di ampia considerazione – l’analoga versione a benzina.

Basata sulla concezione modulare che caratterizza l’EQ Power Mercedes di terza generazione e prevede per tutti i modelli a 4 e 6 cilindri l’abbinamento con la medesima componente elettrica capace di portare in dote al motore termico 122 cv aggiuntivi, la Classe E ibrida-diesel dispone di 306 cv complessivi e di 700 Nm di coppia massima che non solo hanno dimostrato su strada un temperamento straordinario, ma hanno anche confermato che il dato relativo all’autonomia elettrica – fino a 54 km secondo il nuovo ciclo di prova europeo Wltp – è davvero vicino a quello reale, a patto di non superare i 130 km orari e di usare l’acceleratore con una doverosa cautela. Nel listino italiano la Mercedes E 300de berlina costa 66.083 euro contro i 67.808 della station wagon.
 

 

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Domenica 2 Giugno 2019 - Ultimo aggiornamento: 17:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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