
Spectre, la regina silenziosa. Prima zero emission di Rolls-Royce ha comfort e performance al top, costa più di 400 mila euro

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L’elettrica più esclusiva al mondo porta il nome di un fantasma, ma per prezzo, dimensioni e peso è difficile che passi inosservata. Semmai è invisibile nel senso che se ne vedono e se ne vedranno sempre pochissime in circolazione. Il costo non è inferiore ai 410.000 euro, anche se quasi sempre, alla fine, tra una personalizzazione e un accessorio, arriva almeno al mezzo milione. Chi si può permettere di acquistare un modello con lo Spirit of Ecstasy pretende che sia diversa da qualsiasi altra in circolazione. Significa che gli addetti della divisione Bespoke che si occupa delle individualizzazioni hanno sempre parecchio da fare. Alle 600 ore che servono mediamente per fabbricare una Rolls-Royce se ne aggiungono così molte altre. Non fa eccezione la Spectre, una due porte da 5,475 metri di lunghezza e 2,9 tonnellate di peso a vuoto: la prima auto a zero emissioni della Rolls-Royce, il blasonato marchio britannico controllato dai tedeschi di Bmw che nel 2023 ha contabilizzato il maggior numero di immatricolazioni dei propri 119 anni di storia. Ovvero 6.032 vetture consegnate a livello globale, con Stati Uniti e Regno Unito rispettivamente primi mercati al mondo e in Europa.
L'elettrica dello Spirit of Ecstasy è un'auto “giovane” perché, dopo 4 anni di sviluppo, è stata presentata nella primavera dello scorso anno in Cina, al Salone di Shanghai. In Italia, dove finora il centro di riferimento era nella capitale ed era gestito direttamente dalla filiale nazionale della casa dell'Elica e che è stato adesso spostato a Milano dove ha aperto un nuovo showroom affidato a Rossocorsa, almeno fino a un paio di mesi fa non risultavano immatricolazioni di questo modello. Non è tuttavia escluso che ci siano italiani benestanti che la abbiano in garage da qualche altra parte, magari a Montecarlo o in Svizzera. Poco importa, anche perché Rolls-Royce parla di un'espansione «con ottimi risultati» nel Belpaese: «Bmw Italia ha fatto un lavoro eccezionale a Roma per sviluppare ulteriormente Rolls-Royce nella regione e ha supportato il team con la sua esperienza nei primi passi dell'introduzione del marchio - spiega Boris Weletzky, direttore regionale di Rolls-Royce per Regno Unito, Europa e Asia Centrale - Ora è il momento di concentrarsi ancora di più sul brand e sulla nostra stimata clientela, poiché vediamo un grande potenziale in Italia, un paese che ospita molte case di lusso». Weletzky aggiunge che Rolls-Royce è «molto felice di aver trovato un partner così forte e competente in Rossocorsa».
La Spectre apre la strada al futuro a zero emissioni della casa di Goodwood, il cui prossimo nuovo modello dovrebbe essere ancora elettrico, anche se non è chiaro quanto tempo trascorrerà prima di vederlo su strada. Sviluppata sulla piattaforma - la Architecture of Luxury modulare e in alluminio degli altri modelli con lo Spirit of Ecastasy (Cullinan, Ghost e Phantom) - espressamente modificata per alloggiare batterie e motori, la Spectre è a trazione integrale e a quattro ruote sterzanti, grazie alle quali il diametro di volta è di “soli” 12,7 metri. È spinta da due unità da quasi 260 cavalli all'anteriore e da 490 al posteriore per un totale di sistema di 584 e 900 Nm di coppia. Malgrado il peso e grazie ad un'altezza di 1,57 metri (il Cx è di 0,25), lo spunto da 0 a 100 km/h è quasi sorprendente, ossia 4,5”. La batteria, che incide per quasi un quarto della massa complessiva, ha una capacità di 102 kWh che valgono fino a 530 chilometri di autonomia. I consumi omologati sono compresi fra i 22.2 e i 23.6 kWh/100 km, molto vicini a quelli contabilizzati nella prova francese tra le colline della Provenza, pari a 24.8. Ma la Spectre, come le altre Rolls-Royce, non si apprezza per le prestazioni, che la rendono peraltro incredibilmente piacevole anche da guidare.
Una limousine come questa è sinonimo di comodità e esclusività. L'effetto “tappeto volante” delle sospensioni autolivellanti è impressionante: ogni fondo stradale sembra... moquette. Indipendentemente dalla sua condizione, l'abitacolo resta ovattato. I sedili, al massimo quattro, sono poltrone e tutto è improntato al lusso, compreso l'ombrello infilato nella portiera (che si può chiudere anche schiacciando sul pedale del freno), leggero e robusto e allo stesso tempo “agile”. Costa mille euro, un ventesimo di quello che si paga per avere il soffitto stellato che ricorda la volta celeste, ma che ognuno può ordinare con il disegno preferito. Nemmeno a richiesta sulla Spectre si può invece avere il comparto refrigerato, ad esempio per lo champagne, inserito fra i sedili posteriori. Uno dei pochi sacrifici imposti a chi può permettersi un'auto simile, naturalmente equipaggiata con un significativo armamentario di sistemi di assistenza che arrivano fino al livello 2 “hands free”, almeno in determinate situazioni.