La nuova Volvo XC60

Volvo stupisce ancora. Arriva la XC60, il Suv premium che spinge in alto la classe media

di Sergio Troise
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BOLOGNA - Azzerare gli incidenti mortali entro il 2020 con l’introduzione dei più avanzati sistemi di guida assistita e estendere l’elettrificazione a tutta la gamma entro il 2019, prevedendo per ogni modello anche una versione ibrida, ibrida plug-in o totalmente elettrica. È nella cornice di questo piano ambizioso che la filiazione italiana della Volvo (benemerita Casa svedese di proprietà della cinese Geely) sta lanciando sul nostro mercato la nuova XC60, Suv che ricalca lo stile della più grande XC90, proponendosi come protagonista nella parte alta del segmento riservato alle taglie medie.
 

 

La “sorella minore” della XC90 non rinuncia dunque alle soluzioni più sofisticate in materia di stile, di equipaggiamenti e, soprattutto, di hi-tech. Anzi, a bordo della XC60 debuttano sistemi di guida assistita che si avvicinano molto alla guida autonoma, mentre al top della gamma è già disponibile (ma in Italia arriverà tra febbraio e marzo) anche una versione ibrida plug-in capace di ridurre le emissioni di CO2 a 49 gr/km e di percorrere 45 km in modalità elettrica, a fronte di una potenza di 407 cv e di prestazioni da sportiva (230 km/h con passaggio 0-100 in 5,3 secondi).

La casa svedese tiene a puntualizzare che «la guida autonoma non è ancora a portata di mano» e sottolinea che «i sistemi di guida assistita introdotti sulla XC60 mirano esclusivamente a integrare i riflessi di chi guida».
Ciò detto, non avevamo mai guidato un’auto capace d’ingaggiare un vero e proprio braccio di ferro con chi sta ai comandi, valutando autonomamente se è lecito sorpassare o se non sia meglio rinunciare. In pratica l’auto tiene sotto controllo anche la carreggiata opposta e, se individua il rischio d’uno scontro frontale, frena e sterza con vigore per farti rientrare a destra. Si chiama Oncoming Lane Mitigation il sistema, e entra in funzione tra i 65 e i 140 km/h. Inutile dire che la novità integra il collaudato sistema di sorveglianza dell’angolo cieco, andando oltre i tradizionali interventi (allarmi sonori, luci, vibrazioni del volante) e cioè impedendo del tutto il sorpasso se viene individuato un veicolo che sopraggiunge da dietro.

Con il Pilot Assist l’auto gestisce la velocità e mantiene la carreggiata, mentre il City Safety riconosce pedoni, ciclisti e animali tra 50 e 100 km/h. Anche in questo caso, se necessario il sistema interviene autonomamente con una sterzata d’emergenza. A sostegno della sicurezza attiva, sono stati quasi azzerati anche i tasti sul cruscotto e sulla console e le principali funzioni sono state trasferite su un tablet a sfioramento. La strumentazione digitale è di facile e chiara lettura e aiuta molto anche l’head-up display. Per le manovre risulta utile il supporto di una telecamera a 360°, ma non manca il sistema di parcheggio automatico.

Al di là della tecnologia avanzata, la nuova Volvo XC60 si presenta come un Suv di bell’aspetto, capace di conciliare al meglio eleganza, funzionalità, comfort. Gli interni sono da categoria premium, i sedili molto comodi e dietro si sta bene anche in tre. Il vano bagagli va da 505 a 1.432 litri e il portellone si apre muovendo un piede sotto la coda. Un filo sotto i 4,70 metri, l’auto nasce sulla solida base della piattaforma modulare SPA (Scalable Platform Architecture), è costruita facendo ampio uso di acciai altoresistenziali e alluminio e presenta un originale sistema di sospensioni, con una sorta di “balestra evoluta” al posteriore che integra il sistema multilink prendendo il posto delle molle elicoidali.

Inizialmente sono disponibili i motori della famiglia Drive-E, 4 cilindri turbodiesel D4 e D5 da 190 e 235 cv abbinati alla trazione integrale. Il listino parte da 48.500 euro, ma più in là arriveranno anche le versioni a benzina e una più economica entry level con motore da 150 cv e la sola trazione anteriore, oltre alla ibrida di cui s’è detto (già ordinabile a 72.000 euro).

Provata con motore da 235 cv, la nuova XC60 s’è rivelata un’auto sincera e confortevole, in grado di offrire buona precisione di guida, pur senza troppe concessioni alla sportività. L’erogazione della potenza è molto soft, viste anche le caratteristiche del cambio, un automatico Aisin 8 marce con convertitore di coppia privo di paddles al volante. Ciò detto, il passaggio 0-100 in accelerazione avviene in 7,2 secondi e la velocità massima (ove consentito) raggiunge i 220 km/h (8,4 e 205 km/h la XC60 da 190 cv).

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Lunedì 2 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 21:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2017-10-02 09:24:54
Aspettando le ibride assurde annunciate, Volvo propone i soliti diesel 4 cilindri.