Lo schema OF (acronimo di Optical Fibre) e lo ha brevettato la NTSG

Fibra ottica e intelligenza artificiale per la sicurezza stradale. Possibile segnalare anche i veicoli contromano

di Sergio Troise
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La sicurezza stradale è da sempre una priorità irrinunciabile. Si è fatto tanto per migliorare le auto, ora dotate di evoluti sistemi di assistenza alla guida (ADAS), ma c’è da fare ancora molto sull’altro versante, quello delle strade, delle autostrade, dei viadotti, dei ponti, delle gallerie. Il monitoraggio di queste strutture è fondamentale per gestire correttamente la manutenzione, evitando ritardi che possono risultare fatali, com’è avvenuto purtroppo per il Ponte Morandi. Ebbene, pochi lo sanno, ma noi italiani possiamo vantare un sistema di monitoraggio fondato sull’uso delle fibre ottiche e dell’intelligenza artificiale, in grado di rilevare e misurare le deformazioni in 2D e 3D di un oggetto di qualsiasi forma e di natura rigida o semirigida.

Si chiama OF (acronimo di Optical Fibre) e lo ha brevettato la NTSG, società italiana guidata da Paolo Persi del Marmo, 46enne ingegnere elettronico (con dottorato in ingegneria aerospaziale) che ha sviluppato la ricerca partendo dallo studio delle vele utilizzate in Coppa America (è un appassionato velista), passando poi per lo studio dei materiali, anche quelli utilizzati in Formula 1, fino alle applicazioni più comuni, legate alla sicurezza stradale.

A tutt’oggi sono 42 le applicazioni distribuite sui circa 500 chilometri della rete stradale/autostradale italiana e l’OF è operativo su circa 10 chilometri. Il territorio monitorato coinvolge per ora Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Basilicata, Calabria, dove sono stati impiegati (o in via di applicazione) quasi 30.000 metri di cavo in fibra ottica e connessi circa mille sensori.

Il sistema, come detto, monitora lo stato di salute di ponti, viadotti, gallerie, ma tra le applicazioni più interessanti c’è anche la capacità di segnalare veicoli contromano. Tutto ciò tenendo sotto controllo anche l’inquinamento: richiedendo un bassissimo consumo di energia ed essendo la fibra ottica stessa un prodotto riciclabile, il sistema ha infatti l’importante caratteristica di essere ecologico.

Ma non solo: il principale vantaggio della tecnologia OF risiede nell’accuratezza e nell’attendibilità nel tempo dei dati registrati proprio grazie all’utilizzo della fibra e dei sensori in essa inseriti. Tutto ciò consente di far viaggiare i risultati dei monitoraggi attraverso la luce propria del sistema passivo. E’ garantita l’immunità da fattori come i campi elettromagnetici, la temperatura, l’umidità, e data per certa una drastica riduzione delle attività di manutenzione nel tempo. Il titolare del brevetto OF, del resto, è un ricercatore con interessi a 360 gradi, e infatti – vale la pena ricordarlo - ha fatto anche parte del team che ha confermato la presenza di idrocarburi su Titano, la luna di Saturno esplorata dalla sonda Huygens nella missione Cassini, realizzata da NASA, ESA e ASI.

La priorità, comunque, è ora la diffusione dei sistemi di controllo incentrati sull’impiego della fibra ottica. “Se oggi, e nel prossimo futuro, gli automobilisti potranno sentirsi più sicuri in viaggio è grazie al nostro innovativo sistema - tiene a dire l’ingegnere Persi del Marmo -. La sicurezza su strade, ponti e gallerie – aggiunge - è sempre più di attualità ed è possibile migliorarla soltanto grazie a sistemi che garantiscono un monitoraggio continuo”.

In Italia, però, la situazione non è omogenea. Le maggiori criticità si concentrano soprattutto lungo alcune tratte come le autostrade A24 e A25 (da Roma ad Ancona e a Pescara). “Qui il rischio è decisamente alto - sottolinea l’ingegnere - poiché questi tratti comprendono numerosi ponti, viadotti e gallerie che attraversano un’area sismica”. A tutto questo si aggiunge poi la questione della rete stradale secondaria, caratterizzata da malandate strade interne provinciali che spesso rappresentano l’unico collegamento con i centri maggiori, dove hanno sede scuole, ospedali, servizi vari. “Migliorare le condizioni del manto stradale e dei dispositivi di sicurezza passivi e attivi di queste strade – dice ancora l’”inventore” del sistema OF - non solo aumenterà la sicurezza dei collegamenti, ma darà nuova linfa anche ai territori attraversati, spesso ricchi di attrattive paesaggistiche e naturalistiche e custodi di distretti artigianali e industriali di modeste dimensioni ma di grande pregio”.

Se a tutto ciò aggiungiamo la necessità di abbattere i dati su incidenti, infortunistica e mortalità, si avrà chiaro il quadro di una vera e propria emergenza, puntualmente denunciata anche da ACI e ISTAT (l’ultimo rilevamento ha consuntivato in un anno quasi 20 mila incidenti su strade provinciali e regionali, che hanno causato 834 morti e 31.554 feriti).

Secondo Persi Del Marmo “il monitoraggio tecnologico a distanza è uno strumento fondamentale che permette di rilevare rapidamente le criticità e indirizzare al meglio anche gli interventi e le risorse predisposte dal PNRR”. Un modo per dire che il sistema può contribuire a razionalizzare anche la spesa pubblica, indirizzando i fondi lì dove c’è reale necessità. E’ già accertato, infatti, che delle 40.000 opere viarie di vario tipo presenti in Italia, non tutte necessitano di interventi urgenti. “Però per tutte – sottolinea l’ingegnere - sarebbe fondamentale adottare un sistema di controllo tecnologico a distanza, in modo da ottimizzare gli interventi di messa in sicurezza”. Secondo il Ceo di NTSG “la tecnologia OF garantisce una riduzione dei costi di manutenzione e dei consumi energetici fino a 17 volte in meno rispetto ai sistemi tradizionali con cavi in rame, e ciò rappresenta anche un valido strumento nel percorso verso la transizione ecologica”.

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Martedì 5 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 07-04-2022 14:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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