Un test di guida Nissan con il guidatore che ha in testa i sensori

Nissan svela l'auto che legge il cervello del conducente e ne prevede le azioni

di Mattia Eccheli
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YOKOHAMA – La macchina che legge nel cervello è Nissan. Presso il quartier generale di Yokohama, il costruttore nipponico ha anticipato la funzione Brain-to-Vehicle (B2V) il cui potenziale verrà presentato al prossimo Consumer Electronic Show di Las Vegas. Il costruttore proporrà una dimostrazione avvalendosi di un simulatore. Nissan parla di una “tecnologia esclusiva” per la quale ha avviato uno specifico progetto di ricerca il cui obiettivo è quello di consentire alle auto di «interpretare i segnali emessi dal cervello dei conducenti, ridefinendo completamente l’interazione tra persone e automobili».

Grazie alla B2V (dal cervello al veicolo), il costruttore conta di ridurre i tempi di reazione dei conducenti. Nel futuro non ci saranno insomma solo macchine che non inquinano e che vanno da sole, ma anche che si adattano a quello che pensa chi sta al volante (ammesso che serva ancora). La nuova tecnologia è stata etichettata da Nissan come «l’ultima pietra miliare della visione Nissan Intelligent Mobility, la roadmap strategica che ridefinisce il modo in cui i veicoli vengono guidati, alimentati e integrati nella società».

Il manager italiano Daniele Schillaci, Executive Vice President di Nissan, ha chiarito che questa funzione va nella direzione opposta alla guida autonoma: «Sfrutta i segnali del nostro cervello per rendere la guida ancora più emozionante e godibile». Gli esperti lavorano in un campo delicatissimo e strategico, che è quello della decodifica dell’attività cerebrale che ha animato la fantasia (ed i timori) di scrittori e registi. Una sorta di "pietra filosofale" per gli scienziati del terzo millennio.

L'aspetto fondamentale della B2V è la capacità di prevedere le azioni del conducente grazie al segnale emesso dal cervello: la tecnologia interviene ancora più tempestivamente (tra 0,2 e 0,5 secondi meno) di quanto non possa fare l'automobilista. Il sistema rileva anche il grado di comfort e adattare di conseguenza sia l'ambiente interno o lo stile di guida. Il responsabile dell'operazione Brain to Vehicle è Lucian Gheorghe, Senior Innovation Researcher del Centro di Ricerca Nissan in Giappone.

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Giovedì 4 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 05-01-2018 16:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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