TRENTO – L'acronimo non dice molto, Scale, ovvero Strengthening C-Its adoption and lining-up across Europe. Si tratta di un progetto europeo per garantire maggiore sicurezza sulle strade in ambito urbano e per raccogliere dati in grado di migliorare i servizi di trasporto pubblico e mobilità. Trento è una delle città che aderisce al piano comunitario: l'investimento previsto è di 1,1 milioni di euro, la metà dei quali a carico dell'Unione Europea.
L'operazione integra quella portata avanti nell'ambito di un altro progetto comunitario, il “C-Roads Italy”, che per 266.000 euro e qualche spicciolo prometteva già a partire dal settembre de 2021 l'analisi in tempo reale dei parcheggi per ridurre il cosiddetto “traffico parassitario” a ridosso del centro. Con Scale verrà controllato il funzionamento in tempo reale di 45 semafori, verrà monitorata l'eventuale formazione di ghiaccio su strada in quattro siti e verrà contabilizzata l'occupazione di 260 posti auto a pagamento su strada, nella circoscrizione Oltrefersina, a sud del torrente Fersina, dove si trova anche il principale ospedale della città.
La durata del piano è di 52 mesi: comincerà con il primo di settembre di quest'anno e si concluderà alla fine del 2028. Il sistema segnalerà la presenza di pedoni in corrispondenza dei semafori e degli attraversamenti individuati nell'ambito del progetto e assicurerà anche la priorità ai mezzi di trasporto pubblico, che dovrebbero poter beneficiare di tempi di attesa più brevi garantendo una velocità media superiore.
I sensori che riveleranno l'eventuale presenza di ghiaccio serviranno per pianificare al meglio l'uscita dei mezzi spargi sale. Le rilevazioni sugli stalli dovrebbero consentire di ridurre la percorrenza degli automobilisti in cerca di parcheggio con ripercussioni positive anche sull'inquinamento atmosferico oltre che acustico.