Alberto Viano è il presidente dell’ANIASA dal 2022 e ad aprile ha visto il noleggio auto arrivare ad un terzo (33,3%) delle immatricolazioni auto. «Il nostro obiettivo è essere sempre più al centro della mobilità e credo che presto il noleggio rappresenterà la prima causale di acquisizione dell’automobile» afferma il manager che alterna il cappello del numero uno di categoria a quello di Deputy Country Managing Director di ALD/LeasePlan Italia.
Il noleggio conta sempre di più nonostante condizioni oggettive non certo favorevoli. Perché tale evoluzione?
«Il noleggio è sempre più interessante perché dà la possibilità di non essere troppo vincolati ad una tecnologia. Abbiamo sofferto fino a novembre perché eravamo esclusi dagli incentivi e ora li abbiamo solo al 50%, ma gli ordini acquisiti successivamente stanno spingendo noleggio ed immatricolazioni».
Che impatto hanno avuto la poca disponibilità di prodotto e la crescita dei tassi?
«Abbiamo sofferto nel 2021 e nel 2022 inoltre i costruttori hanno cambiato politiche di allocazione per andare sempre di più direttamente verso l’utilizzatore. Quella che dà ancora problemi è la logistica, direi però che la fase difficile è alle spalle. L’aumento dei tassi tocca tutti i prodotti finanziari non soltanto noi e influenza la domanda al pari dell’aumento dei listini. Questo sta spingendo verso vetture dal valore più basso e sull’usato, ma per ora il noleggio è stato capace di trasferire questi aumenti al mercato».
La carenza di prodotto sta spingendo alla diversificazione di approvvigionamento?
«Le captive sono ovviamente più fedeli al costruttore di riferimento, i noleggiatori “puri” invece lavorano specificatamente sulla mobilità dei clienti e, se alcune vetture non sono disponibili, è naturale che si rivolgano a chi può assicurare consegne più veloci e puntuali. È uno dei nostri vantaggi: permettere ai clienti di accedere ad un panorama di prodotti molto ampio».
Anche taxi ed NCC possono scegliere ora il noleggio. Che impatto vi aspettate?
«Penso che per vedere effetti tangibili bisogna dare il tempo agli operatori di mettere a punto prodotti su misura. Sono certo che alla fine anche taxi ed NCC apprezzeranno il noleggio». Il car sharing ha sofferto più di tutti…«Il car sharing è stato colpito in un momento delicato del suo sviluppo, con start-up e società non ancora arrivate a pareggio. Gli attori sono diminuiti in numero e si sono dovuti ristrutturare, ma siamo convinti che quelli che sono rimasti continueranno ad investire, guadagneranno e che il car sharing si riprenderà in pieno ribadendo il suo ruolo come strumento cruciale per la MaaS».
E il fleet management?
«Il fleet management ha attivato la transizione verso il noleggio e ha rappresentato la “servitization” ovvero la trasformazione in servizio di un asset di proprietà del cliente. Penso che possa andare bene ancora per qualche pubblica amministrazione, ma che anche in questo caso l’incertezza tecnologica spinga inevitabilmente verso il noleggio».
La delega fiscale al governo per la modifica della complessa tassazione sull’automobile. Che cosa chiede l’ANIASA?
Stiamo lavorando con il Governo per migliorare tutta la mobilità, a cominciare allo svecchiamento del parco circolante e pensiamo che il noleggio sia uno strumento utile a combatterlo. Chiediamo una maggiore deducibilità, che sia superato il regime IVA in deroga, sia innalzata la detraibilità e infine che ci sia l’IVA al 10% per il car sharing, come per il trasporto pubblico, e per l’autonoleggio, come per le attività di turismo. Infine chiediamo una tassazione regionale meno distorsiva e incentivi più equi».
Quali sono gli obiettivi della sua presidenza?
«Come ANIASA, il nostro obiettivo è essere sempre di più al centro della mobilità perché il noleggio vale oltre il 30% dell’immatricolato e credo che presto saremo la prima causale di acquisizione delle vetture. Vogliamo inoltre dialogare con tutte le associazioni industriali coinvolte nell’automotive per avere su strada vetture sempre più sicure, connesse, assistite, efficienti e che permettano la certezza di tracciamento, di copertura assicurativa e fiscale perché credo che al noleggio sia collegato un interesse non soltanto economico, ma anche collettivo».