Noleggio a lungo termine, ecco perché piace sempre più anche ai privati

Noleggio a lungo termine, ecco perché piace sempre più anche ai privati

di Nicola Desiderio
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ROMA - Sono 30mila i clienti privati che hanno scelto il noleggio a lungo termine, il 40% degli automobilisti si dice pronto a provarlo e il 28% conosce nel dettaglio questa formula. Sono questi alcuni dei risultati che vengono dalla ricerca condotta da Aniasa in collaborazione con Bain&Company riguardo ad una formula nata per le aziende e invece si sta rapidamente, quanto inaspettatamente, sviluppando presso una clientela che non può godere dei suoi benefici fiscali, ma ha compreso a pieno invece quelli pratici ed economici.

La fuga dalla proprietà. La ricerca è stata illustrata a Milano in occasione dell’ormai consueto incontro annuale per la presentazione del Rapporto Aniasa e ha confermato alcune tendenze già emerse, ma ha anche quantificato alcuni elementi che potrebbero trasformarsi in ulteriori opportunità di mercato. La ricerca identifica due fattori di crisi che hanno rivoluzionato il mercato dell’automobile: la disaffezione dei giovani – le immatricolazioni a persone sotto i 30 anni è crollato del 61% tra il 2007 e il 2017 – e il dimezzamento delle rete dei concessionari che ha portato quelli esistenti a differenziare l’offerta anche implementando anche il noleggio. Stesso fenomeno è avvenuto per le reti degli istituti bancari che, alla ricerca di nuovi fonti di profitto, hanno stretto accordi con aziende di noleggio a lungo termine spingendo anche la crescita dei broker sul territorio.

Meno soldi e più car sharing. Dal punto di vista dei clienti, il fattore culturale più forte è stata la diffusione del car sharing, quelli materiali l’aumento dei costi di gestione e la minore disponibilità economica che hanno ridotto la propensione all’acquisto dell’automobile rendendo possibile la diffusione di tre convinzioni: l’utilizzo prevale sul possesso, il costo sulla personalizzazione e la certezza sul rischio. Questo ha stimolato la crescita di un mercato della mobilità che va a da pochi minuti a 3 anni ed oltre e coinvolge non solo l’auto, ma anche i mezzi commerciali e gli scooter disponibili su una rete quanto mai ampia, diversificata – punti si trovano anche presso la grande distribuzione – ed in continua espansione.

L’importanza degli intermediari. Ecco perché il noleggio a lungo termine non è più confinato solo al business-to-business, anche grazie a nuove campagne di comunicazione che hanno coinvolto non solo le società specializzate, ma anche le case automobilistiche che lo propongono attraverso le loro società finanziarie. Il 28% degli intervistati dichiara di sapere con esattezza che cosa è il noleggio a lungo termine, il 51% lo conosce in modo superficiale, ma solo il 17% è in grado di nominare con esattezza una società del settore. Gli intervistati ne apprezzano soprattutto la certezza dei costi, data dalla rata fissa e dall’eliminazione del problema dell’usato, e la formula “tutto compreso”. I servizi più apprezzati sono l’assicurazione RCA (55%), la manutenzione (47%) che è pari merito con la copertura danni ed il soccorso stradale (47%). Tra quelli che hanno utilizzato la formula, il 67% lo ha fatto tramite intermediari, il 37% direttamente con la società di noleggio.

Più chiarezza e flessibilità. Il noleggio a lungo termine ha tuttavia ancora un potenziale notevole. Il 5% degli intervistati dichiara di aver già deciso di noleggiare un’auto invece di acquistarla e il 40% si dice interessato di farlo in futuro. Un automobilista su 3 non ci ha mai pensato e uno su 4 ci ha pensato, ma ha rinunciato per la scarsa conoscenza dei marchi del settore e ha alla fine preferito per la macchina di proprietà, anche perché ha giudicato il noleggio a lungo termine poco conveniente. Quali sono i fattori che potrebbero convincere chi è ancora indeciso? La ricerca dice che sono la maggior chiarezza sulla rata e sulle clausole contrattuali e la possibilità di sospendere il noleggio o dilazionare la rata. La ricerca traccia anche un profilo dell’utente tipo del noleggio: uomo (52%), più giovane, istruito e benestante dei clienti privati che scelgono la proprietà e che sceglie questa formula per motivi di lavoro, sceglie un’auto di segmento medio e percorre poco meno di 20.000 km all’anno.

Tante opportunità di crescita. «Abbiamo davanti alcune sfide – ha detto Massimiliano Archiapatti – per riuscire a cogliere a pieno e soddisfare la domanda di mobilità pay-per-use: in primis gestire la complessità derivante dal crescente numero di clienti mantenendo alta la qualità dei servizi e la trasparenza dell’offerta; poi assicurare massima flessibilità e rafforzare l’innovazione tecnologica che ci consente di essere vicino al cliente in qualsiasi momento tramite APP, call center, siti web». Secondo Gianluca Di Loreto, le sfide da cogliere sono «Nuovi canali, nuovi prodotti e nuove forme contrattuali, in sintesi: un nuovo linguaggio. Perché questo canale cresca ulteriormente – ha affermato il partner di Bain & Company – è necessario che gli operatori del settore mettano la Customer Experience al centro della propria azione, ripensando la propria organizzazione ed i processi aziendali anche in funzione della Clientela privata».

 

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Giovedì 7 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2018 21:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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