RIAD – Giornata da podio per l'Italia nella Dakar 2023 Classic, più corta rispetto a quella originale. Il 66enne di Feanza Paolo Bedeschi e il 42enne di Torino Daniele Bottallo si sono piazzati terzi nell'undicesima tappa dal rally raid riservato ai veicoli d'epoca e hanno contemporaneamente conqustato anche il podio provvisorio coronando un inseguimento cominciato dopo la prima frazione, in seguito alla quale erano decimi. La giornata, la prima nel temuto deserto dell'Empty Quarter dove ogni tipo di collegamento è difficile, è stata positiva anche per un altro equipaggio “azzurro”.
Pur piazzandosi ventunesimi, Riccardo Garosci e Rudy Briani (Tecnosport, la stessa scuderia che fornisce assistenza anche a Bedeschi e Bottallo) hanno guadagnato due posizioni nella classifica provvisoria e sono passati dalla sesta alla quarta piazza. A quanto pare la sfida è fra piloti e navigatori “latini”: i primi due posti sono infatti occupati da equipaggi spagnoli.
Lo stage è stato vinto da Carlos Santaolalla e Aran Sol i Juanola con una Toyota Hdj80: i due hanno preceduto i connazionali Juan Morera e Lidia Ruba, che gareggiano sullo stesso modello. Bedeschi e Bottallo, che hanno scoperto solo l'altro giorno parlando con il cronista (per dire quanto conti essere rilassati in una competizione come questa) in occasione del riposo di aver rimediato una penalità, gareggiano invece con una Toyota Bj71 del 1988. Il meccanico romagnolo l'ha acquistato in versione modificata (era stato trasformato in pick-up) e riportato alle fattezze originali con un'altra carrozzeria. Nel palmares di debuttanti alla Dakar, quello di oggi è il terzo podio per Bottallo e Bedeschi: avevano vinto la settima frazione piazzandosi poi secondi in quella successiva.
Nella generale Morera/Ruba hanno 365 punti (e nessuna penalità), 87 di margine sui connazionali gravati da sanzioni per un totale di 100 punti che a loro volta hanno un margine di 76 lunghezze su Bedeschi e Bottallo (50 punti di penalità). Garosci e Briani hanno 720 punti, ossia 355 più dei battistrada e 191 più dell'altro equipaggio italiano. Con una Nissan Terrano 2, i portacolori della Tecnosport devono amministrare un margine di 106 lunghezze sui quinti, i francesi Serge Mogno e Florent Drulhon (Toyota Hdj80).