A destra Nasser al-Attiyah, al volante della Toyota, ha vinto il suo quarto rally-raid Dakar con il navigatore, Matthieu Baumel

Trionfo Toyota e poker di Al-Attiyah, Loeb di nuovo 2°. Audi sul podio anche nell'ultima tappa

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

JEDDAH – Nasser Al-Attiyah ha vinto per la quarta volta la Dakar, la seconda con il pick-up Hilux del Toyota Gazoo Team. Nell'albo d'oro il qatarino succede a Steépahen Peterhansel ed a Carlos Sainz, entrambi impegnati con Audi, che si erano imposti nelle ultime due edizioni con la versione buggy della Mini Jcw. La dodicesima e ultima tappa è andata a Henk Lategan, compagno di squadra del qatarino, mentre mister Dakar, il 56enne francese che ha vinto il massacrante rally sei volte in moto e otto in auto, ha solo accarezzato l'affermazione numero 50, sarebbe stata la seconda con il suv elettrico ad autonomia estesa Rs Q e-tron.

Al suo debutto "elettrico" Audi chiude la corsa (che si disputa in Arabia Saudia per la quarta volta) con 4 vittorie di tappa. Sul podio di giornata è salito anche un altro sudafricano, Brain Baragwanath (1.51'' di ritardo da Letagen, alla sua seconda affermazione in questa edizione) con il Century Cr6. Sébastien Loeb (Baharain Raid Xtreme) è rimasto ai piedi del podio con l'Hunter T1+. Ma il tempo che contava era quello di Al-Attiyah, che ha badato a non correre alcun rischio, finendo fuori dalla Top 10 (19^) con 5 minuti e mezzo di ritardo dal francese.

Il qatarino, che si era aggiudicato la prima e la quarta frazione, è stato sempre al comando della corsa. L'esperienza e la maggior confidenza del con deserto e dune gli hanno permesso di evitare errori che sono costati la gara ai rivali. L'affidabilità del pick-up giapponese e un pizzico di inevitabile fortuna ha fatto il resto. Alla fine l'ha spuntata su Loeb con un vantaggio di 27 minuti e 46 secondi. Al “cannibale” sono state fatali la terza e la sesta tappa, nelle quali ha rimedito il ritardo che non è più riuscito a recuperare. Al suo palmares aggiunge altre due stage vinti. Il francese era già stato secondo nel 2017 e terzo nel 2019.

Il podio assoluto è stato completato dal saudita Yazeed Al Rajhi (Overdrive Toyota), terzo a 1:01.13 da Al-Attiyah, e il cui miglior piazzamento era finora stato il quarto posto. Decisamente positiva la partecipazione della scuderia del Bahrain con i veicoli della Prodrive perché Orlando Terranova si è classificato al quarto posto a circa 26 minuti dal podio. La prima Mini Jwc, quella del polacco Jakub Przygonski, è arrivata sesta, dopo Giniel De Villiers, quinto con il secondo Hilux del Toyota Gazoo Racing. Mattias Ekström ha portato la Audi fino alla nona posizione assoluta. Una menzione particolare per Mathieu Serradori (Srt Racing), che ha chiuso settimo con il Century Cr6. Carlos Sainz ha chiuso fuori dai 10, ma con due vittorie di tappa. La prima donna, Laia Sanz, navigata dall'italiano Maurizio Gerini, è arrivata 23^ assoluta con la Mini Jcw dell'X-Raid Team.

  • condividi l'articolo
Venerdì 14 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 13:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti