Bantayaga, ecco il nuovo Suv griffato Bentley

Bentley, nuovi territori: ecco il Suv
da favola che supera i 300 km/h

di Nicola Desiderio
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​FRANCOFORTE - Si chiamerà Bentayga, e questo già lo sapevamo, e sarà il Suv più veloce del mondo con una velocità massima di 301 km/h. Sarà questo il benvenuto che si darà la Bentley in un segmento dove non era mai stata in occasione del Salone di Francoforte dove l’inedito modello farà il suo debutto a giorni.

Un cammino iniziato nel 2012. Finalmente dunque arriva il Suv della casa di Crewe dopo un cammino iniziato nel 2012 con la presentazione del concept EXP 9 F al Salone di Ginevra. Fece sensazione vedere gli stilemi classici della Continental su un’auto a ruote alte, ma fu anche un evento di rottura che apriva nuovi scenari, sia per la Bentley stessa sia per l’intero gruppo Volkswagen, ma anche per la concorrenza. Da quel momento in poi infatti ha preso consistenza l’idea che anche Lamborghini potesse avere il suo Suv e non fu un caso che la casa di Sant’Agata Bolognese presentasse il concept Urus poco più di un mese dopo, al Salone di Pechino dando il via a un iter che porterà a costruire il terzo modello Lamborghini.

Un’eco dalla Siberia alle Canarie. Ma mentre per il Toro emiliano si tratta di un ritorno, dopo l’LM002 del 1986, per la Bentley si tratta di un cammino inedito che è stato affrontato passo dopo passo. Nel luglio 2013 fu infatti dato il via libera al progetto e nel marzo dell’anno successivo apparve finalmente la prima immagine: il frontale dallo stile inequivocabile, ma seminascosto dalla nuvola di sabbia, di una vettura che infrange una duna nel deserto. Mancava il nome che, viste le caratteristiche, doveva essere altrettanto inedito e non poteva ispirarsi, come per gli altri modelli, al passato del marchio. E il nome è arrivato a gennaio di quest’anno: Bentayga, ispirato all’omonima formazione rocciosa che si trova nelle isole Canarie e alla Taiga, ovvero la grande foresta siberiana.

Dopo di lei il diluvio. La mossa della Bentley ha costretto la concorrenza a reagire e anche la Rolls-Royce, all’inizio di quest’anno ha preso la decisione facendo sapere che sta lavorando a un “everywhere vehicle” che vedrà la luce nel 2018 e che per ora viene definito “Cullinan Project”. Qualche mese e anche l’Aston Martin ha fatto lo stesso e, dopo aver presentato il concept DBX al Salone di Ginevra, alla fine di aprile ha fatto sapere che diventerà realtà e sarà il primo coupè 2 porte a ruote alte. La casa di Gaydon, a dire il vero, era stata la prima dei marchi di lusso britannici a pensarci, tant’è vero che aveva presentato proprio all’edizione 2009 del salone svizzero il concept Lagonda, ma erano tempi finanziariamente difficili, la grande crisi era nel pieno e mancava quel partner industriale e strategico. L’arrivo dell’Investindustrial di Andrea Bonomi e della Daimler ha cambiato le carte in tavola.

Una bella dozzina, ma non solo. La Bentley Bentayga avrà dimensioni ovviamente importanti e per superare i 300 km/h si affiderà ad un nuovo W12 TSI, dunque con turbo e iniezione diretta, con una cilindrata vicina ai 6 litri attuali e una potenza che potrebbe avvicinarsi ai 700 cv. La trazione sarà ovviamente integrale e, con molta probabilità, sarà del tipo meccanico come sugli altri modelli Bentley secondo la scuola Audi mentre gli altri modelli del gruppo, Lamborghini compresa, si affidano a giunti centrali a frizione multidisco elettroidrauliche di tipo Haldex. Ma non sarà l’unico cuore. Il Suv inglese infatti, come nel caso della Continental, potrebbe avere un V8 biturbo, ma sicuramente avrà nel cofano altri due inediti per il marchio della B alata: il diesel e l’ibrido plug-in, quest’ultimo definito fondamentale nella strategia di tutto il gruppo Volkswagen.

Anche diesel e ibrido plug-in. Nel primo caso il candidato numero uno è il V8, anche questo di origine Audi, di 4,2 litri arricchito da un sofisticato sistema di sovralimentazione che si avvale anche del turbo elettrico, una tecnologia che ad Ingolstadt hanno già annunciato e molto presto vedremo sulla Q7, il modello che darà in prestito alla Bentayga anche la sua base telaistica MLB con scocca al 40% in alluminio. Anche nel secondo caso si parla di un V8, ma alimentato a benzina e accoppiato a uno o più motori elettrici, secondo lo schema visto sulla Bentley Hybrid Concept, lo studio su base Mulsanne presentato al Salone di Pechino e che promette un aumento di potenza del 25% a fronte di un abbattimento dei consumi e delle emissioni di CO2 del 70%. Fatti i conti dopo aver dato uno sguardo alla scheda tecnica attuale della Mulsanne vuol dire almeno 650 cv e 20 km/litro nel ciclo di omologazione grazie alla possibilità di percorrere qualche decina di chilometri a emissioni zero.

Un ponte tra Crewe e Bratislava. La Bentley Bentayga sarà prodotta a Crewe, accanto agli altri modelli (Continental, Continental GT, Flying Spur e Mulsanne) grazie ad un investimento di 800 milioni di sterline (quasi 1,1 miliardi di euro, al cambio attuale) e l’assunzione di ben 1.000 persone, 400 per assunzione diretta sul sito britannico, altre per la complessa macchina logistica e produttiva che servirà a portare oltre la Manica le scocche grezze costruite a Bratislava, in Slovacchia, dove hanno casa l’Audi Q7 e la Volkswagen Touareg. L’arrivo sul mercato è atteso nel corso del 2016 con un prezzo che si aggirerà intorno ai 200mila euro facendo della Bentayga il Suv più costoso al mondo oltre che il più veloce.

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Mercoledì 9 Settembre 2015 - Ultimo aggiornamento: 11-02-2016 16:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA