La Mazda CX-60 e-Skyactiv D

Mazda, tecnologia multipla molto originale: la CX-60 è plug-in e diesel

di Angelo Berchicci
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Per Mazda non tutte le strade portano all’elettrico. La Casa di Hiroshima continua a rimanere fedele al suo approccio multi-tecnologico, secondo cui nella fase di transizione verso una mobilità più sostenibile non bisogna affidarsi esclusivamente alle motorizzazioni 100% elettriche. La chiave in questo caso è diversificare e continuare a investire in soluzioni tecniche originali, come Mazda ha dimostrato con le sue ultime novità di prodotto, a partire dalla CX-60 e-Skyactiv D. Con questa nuova motorizzazione la suv giapponese riceve un 6 cilindri in linea da 3,3 litri turbo-diesel, con sistema mild-hybrid a 48 Volt, sviluppato appositamente per raggiungere un determinato obiettivo: consumare il meno possibile, grazie anche ad alcune tecnologie proprietarie come il sistema di combustione pulita DCPCI.

Il propulsore - dall’efficienza termica superiore al 40% - è declinato in due varianti: quella d’ingresso da 200 cavalli, abbinata alla sola trazione posteriore, consente un’accelerazione 0-100 km/h in 8,4 secondi e un consumo medio di carburante di 5 litri/100 chilometri (20 chilometri/litro), con emissioni di CO2 pari a 127 g/km. Lo step di potenza superiore è quello da 249 cavalli, disponibile con la sola trazione integrale, per uno 0-100 km/h in 7,4 secondi, consumo medio di 5,2 litri/100 chilometri (19,2 chilometri/litro) ed emissioni di CO2 pari a 137 grammi/chilometro. Il motore diesel si va così ad aggiungere nel listino della CX-60 al powertrain ibrido plug-in da 2,5 litri per 328 cavalli, mentre in futuro dovrebbe arrivare anche un 6 cilindri a benzina mild-hybrid. Altrettanto esemplificativo dell’approccio Mazda è la nuova variante e-Skyactiv R EV (sigla che sta per “range extended”) della crossover elettrica MX-30. 

In questo caso la Casa ha rispolverato una soluzione che l’ha resa famosa in tutto il mondo, il motore rotativo Wankel, applicandola per la prima volta a un’auto a batteria. Il propulsore termico non è mai collegato alle ruote e ha l’unico compito di produrre energia elettrica con cui ricaricare la batteria da 17.8 kilowattora, che di per sè permette alla suv un’autonomia a zero emissioni di 85 chilometri. Ma grazie al suo serbatoio di benzina da 50 litri la MX-30 e-Skyactiv R EV è in grado di proseguire ben oltre. Un sistema originale (tecnicamente si tratta di un ibrido in serie puro), in cui la batteria è ricaricabile anche alla spina, come sulle ibride plug-in, e la trazione è fornita esclusivamente dal motore elettrico. La Mazda MX-30 e-Skyactiv R EV ha una potenza di 170 cavalli ed emissioni di CO2 di 21 grammi/chilometro, con un consumo dichiarato di 1 litro/100 chilometri. Ad ogni modo la Casa continua a offrire anche la MX-30 nella classica versione elettrica, dotata di propulsore da 145 cavalli e batteria da 35 kWh, per un’autonomia massima di 200 chilometri nel ciclo misto Wltp.

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Venerdì 31 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 21-04-2023 18:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA