All’Auto Expo di Delhi ha debuttato eVX, un progetto di Suv completamente elettrico derivato dalla prima motorizzazione EV strategica globale di Suzuki

Suzuki, automobilisti protagonisti. ll brand rimane fedele alla sua filosofia: fornire sempre le tecnologie che i clienti preferiscono

di Piero Bianco
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La formula giusta per ogni continente, con tecnologie mirate e attenzione massima alla tipologia dei clienti. È questa la ricetta globale di Suzuki, la cui orbita spazia dal sofisticato mercato domestico giapponese alla lenta e confusa crescita dell’India (dove il marchio Maruti Suzuki è storicamente dominante) alle esigenze tormentate dell’Europa che lentamente ma inesorabilmente migra verso la sostenibilità. Se il presente è un mix di soluzioni ad hoc, il futuro è tracciato da un concept che interpreta la svolta full-electric del brand di Hamamatsu. All’Auto Expo di Delhi ha debuttato eVX, un progetto di Suv completamente elettrico derivato dalla prima motorizzazione EV strategica globale di Suzuki. Verrà introdotto sul mercato nel 2025 con una batteria da 60 kWh e un’autonomia di 550 km. 

Il concept eVX combina il Dna 4x4 tipico del marchio giapponese (trasportato nell’era dell’elettrico) con le caratteristiche avanzate dei Bev più sofisticati. Alla presentazione, il presidente Toshihiro Suzuki ha sposato la causa ambientalista: «Per il nostro gruppo affrontare il problema del riscaldamento è una priorità. Stiamo promuovendo una serie di misure per ridurre le emissioni di CO2. Suzuki continuerà a fornire prodotti di valore ai clienti di tutto il mondo, ottimizzandoli per seguire il loro modo di vivere e di guidare». Ecco la chiave della “diversificazione”. La strategia di crescita di Suzuki Motor Corporation fino al 2030 è basata proprio sulla flessibilità. In Giappone già quest’anno venderà mini-veicoli elettrici commerciali e per passeggeri, seguiti in futuro – sei entro il 2030 - da Suv compatti a batterie. In Europa, Suzuki introdurrà i Bev solo nel 2024, espandendo parallelamente la gamma dei Suv e i modelli di segmento B con cinque novità nei prossimi sette anni. In India introdurrà non solo veicoli elettrificati, ma anche a combustione interna e zero emissioni di carbonio perché utilizzano combustibili misti, Cng, biogas ed etanolo. A livello di regione, il rapporto tra veicoli termici ed elettrici da introdurre sarà speculare alle richieste dei singoli mercati: secondo le previsioni il 20% di nuove elettriche in Giappone, l’80% in Europa e il 15% in India. Diversificazione, appunto, antidoto all’integralismo senza rete che il Vecchio Continente fatica a combattere.


In Italia, intanto, funziona alla grande l’opzione dell’ibrido. Suzuki ne ha fatto un must, declinandolo in tutte le possibili tecnologie. «Siamo stati i primi – ricorda il presidente di Suzuki Italia, Massimo Nalli – a lanciare la tecnologia mild-hybrid che aiuta a ridurre consumi ed emissioni migliorando le prestazioni». Dopo i “mild” a 12 V di Ignis e Swift, è arrivata l’evoluzione con batteria a 48 V che ha debuttato su Vitara e S-Cross, oltre che sulla Swift Sport. E un ulteriore progresso è stato raggiunto con l’introduzione dell’Hybrid 140 V proposto su Vitara e S-Cross. È una via di transizione intelligente che consente per brevi tratti la mobilità a emissioni zero. In gamma c’è poi l’ibrido classico (formula Toyota) che spinge la station wagon Swace, e il plug-in adottato dall’ammiraglia Across.
Proprio l’alleanza industriale con Toyota è una delle chiavi vincenti della “nuova” Suzuki, che ha così ereditato modelli derivati da quelli del colosso nipponico come Swace e Across, una wagon e un grande Suv, tipologie prima assenti dalla gamma di Hamamatsu. E a due anni dal debutto in Italia, la Swace Hybrid si è già evoluta con un sistema ibrido più performante. Invariato il motore benzina di 1,8 litri da 98 cv, ma con potenza dell’e-motor aumentata da 53 a 70 kW. La potenza massima complessiva del powertrain raggiunge ora i 140 CV (+15%). 

Aggiornato anche il Suv Across plug-in, equipaggiato con un nuovo cockpit digitale da 12,3” ad alta definizione: il guidatore può scegliere di personalizzare fino a tre diversi layout di visualizzazione, in relazione alla modalità selezionata per il sistema ibrido. Nuovo pure l’infotainment con display centrale da 10,5”. Nel 2022 Suzuki ha immatricolato in Italia 21.554 unità, cifra lontana dal primato del 2021, con conseguente calo della quota dal 2,7% all’1,6%. Colpa dell’indisponibilità di componenti e prodotti. Ma l’azienda giapponese guarda con fiducia al rilancio di quest’anno: «Continuiamo a presidiare tutti i segmenti rilevanti del mercato italiano – spiega Nalli - dopo l’inversione di tendenza e l’aumentata disponibilità delle nostre vetture, riprenderemo la crescita, i clienti dimostrano di apprezzare le Suzuki come vetture efficienti, tecnologiche e ricche di equipaggiamento». 

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Venerdì 31 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 23-04-2023 20:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA