GENOVA - Doveva essere una delle star dello Yachting Festival di Cannes, ma un imprevisto (la mancata fornitura di un componente importante come il parabrezza) ha impedito alla Fiart di presentare la sua nuova barca in anteprima mondiale al salone della Costa Azzurra. Poco male: sarà il Salone di casa, in programma a Genova da giovedì 22 a martedì 27, a fare da palcoscenico per il lancio della barca che segna una svolta importante nella storia del cantiere napoletano. Si chiama P54, è uno yacht planante di 16,65 metri progettato dall’archistar Stefano Pastrovich, guru del settore che in carriera ha firmato tanti progetti per yacht e superyacht che hanno scritto la storia della grande nautica.
La presentazione ufficiale è in programma nella giornata di venerdì 23 presso lo stand YE51 della banchina EST dell’area fieristica, ma siamo in grado di anticipare i contenuti di questa nuova barca destinata a segnare una svolta nella storia della Fiart. Stile e contenuti sono infatti profondamente diversi da tutto ciò che il cantiere ha prodotto finora, e l’impressione è che il segmento delle imbarcazioni di lusso di dimensioni medie si arricchisca con una proposta di assoluta avanguardia. Lo stesso Pastrovich parla di “un prodotto rivoluzionario, che promette lusso, spazio, estetica e vivibilità da record in soli 54 piedi”.
I visitatori del Salone di Genova scopriranno dunque una barca in grado di distinguersi per l’assoluta cura del dettaglio, la minuziosa scelta dei materiali, la creazione di ambienti sofisticati arredati con essenze e tessuti sapientemente selezionati e una fruibilità interna ed esterna frutto di una progettazione intelligente. “La vivibilità – dice ancora Pastrovich – è stata la filosofia centrale del progetto, si esprime in tutti gli ambienti, a partire dai mobili esterni, dove gli spazi potranno essere arredati e configurati secondo le esigenze dell’armatore”.
Sul piano strutturale è stata progettata una carena in grado di assicurare buone prestazioni ma anche una tenuta di mare degna di imbarcazioni più grandi. Un obiettivo, questo, perseguito anche grazie a una prua alta, addirittura imponente, che regala “autorità” a questa imbarcazione che vuole essere diversa da tutte quelle prodotte finora da Fiart.
P54 è disponibile in due versioni: con due cabine armatoriali ampie, oppure con cabina armatoriale a poppa e due cabine vip a prua, queste ultime divise da un sistema di armadiature scorrevoli che, all’occorrenza, permettono di mettere in comunicazione i due ambienti a creare una mini suite. In entrambe le soluzioni sono presenti tre bagni con box doccia dedicato e wc separato.
Dall’esterno si accede inoltre alla cabina del marinaio, anche questa dotata di un bagno privato. La zona cucina è fornita delle migliori dotazioni ed elettrodomestici: piano cottura e cappa aspirante, lavastoviglie e lavandino.
A Genova viene mostrata la versione con tre cabine. Ma il cantiere tiene a far sapere che entrambe le soluzioni sono frutto di una cura maniacale nei dettagli e che la scelta dei materiali ha consentito di creare, per entrambe le versioni, ambienti sofisticati con legni pregiati come rovere, ebano, frassino fumé spazzolato, e ampio uso di tessuti pregiati, compresa la pelle Frau. Abbondano inoltre gli acciai lucidi e bruniti per i particolari, i pannelli in tessuto sulle murate e sul cielino. Decisamente non convenzionale la zona living, con tavolo da pranzo a 6 posti e arredi di qualità eccelsa. Discorso simile per i bagni, degni di un hotel a 5 stelle. Insomma, roba da super yacht, mai vista su una barca di 54 piedi.
La finestratura laterale è importante, attraversa l’intero scafo regalando luminosità agli interni. La coperta è pensata per creare uno spazio abitativo a partire da prua, dove l’elemento caratterizzante è il “laghetto” centrale, una zona incassata, protetta lateralmente dalla murata rialzata rispetto al piano di calpestio. Nella parte centrale è stato creato un passaggio naturale tra le zone di poppa e di prua, eliminando i corridoi e le passerelle, in modo da aumentare spazio interno e sicurezza.
All’esterno l’hard-top viene proposto come optional e può essere installato anche in un secondo momento. In tal modo l’armatore può decidere di avere una barca open e utilizzare i tendalini per fare ombra, oppure creare uno spazio centrale riparato, che diventa un soggiorno con un comodo divano e tavolo da pranzo.
Due gradini conducono alla zona di poppa, dove c’è una plancetta abbattibile con meccanismo elettro-idraulico che aprendosi permette di avere una grande “spiaggia” per immergersi in acqua. Non solo: salendo e scendendo, il portello diventa il mezzo per accedere all’altezza del garage, estrarre un tender di lunghezza fino a 2,60 metri e calarlo in mare, oppure utilizzare la piattaforma per scendere in banchina. Al di là di questi aspetti mirati ad esaltare la funzionalità, vale la pena ricordare che comodi divani e un mobile cucina esterno, sistemato dietro la consolle di comando, completano arredi e dotazioni contribuendo a rendere oltremodo piacevole la vita all’esterno.
La motorizzazione è affidata a due Volvo Penta IPS 950 da 700 hp, unità di assoluta avanguardia alimentata dal propulsore diesel D11 common-rail da 10,8 litri e 6 cilindri in linea con turbo a doppia mandata e compressore volumetrico per una risposta molto buona anche ai bassi regimi. Non dichiarati, per ora, prestazioni e prezzi.