La transizione energetica avanza anche nella nautica e i più recenti eventi fieristici, da Cannes a Genova, hanno dedicato un’attenzione particolare alle imbarcazioni elettriche e ibride: gli organizzatori francesi hanno allestito, all’interno dello Yachting Festival, un’area dedicata a queste barche di nuova generazione, mentre gli italiani hanno fatto ancora di più: hanno trasformato l’intero salone di Genova in un evento green, all’interno del quale sono stati banditi i materiali non riciclabili. Sulle barche fino a 24 metri, del resto, noi italiani siamo molto avanti e nel 2023 presenteremo il primo Yacht Sustainability Program, con l’obiettivo di affermare la nostra leadership nel mondo.
Intanto, tra Cannes e Genova si sono visti prodotti di assoluta avanguardia, sia sul fronte dell’ibrido sia del full electric. Nel salone francese è stato presentato in anteprima l’EL-Iseo, versione elettrica del motoscafo Riva, destinata a debuttare sul mercato nel 2023. Ferretti Group (di cui Riva fa parte) ha annunciato anche di aver rinnovato l’accordo con Rolls Royce per i sistemi di propulsione MTU e nel 2024 dovrebbe arrivare uno yacht con un sistema di propulsione ibrida. Inoltre è previsto che alcuni motori potranno funzionare con carburanti sintetici sostenibili come l’e-diesel e l’HVO (olio vegetale idrotrattato).
Tra i big della grande nautica dediti al tema della compatibilità ambientale ha recitato un ruolo importante anche Azimut, che con il nuovo Grande 26M ha proposto il sistema di propulsione Pod 4600, che in combinazione con una sovrastruttura in carbonio (più leggera del 30%) garantisce una riduzione dei consumi del 20% rispetto a una barca di pari dimensioni. Ma l’ibrido comincia a farsi vedere anche su misure inferiori: interessante l’accordo tra Salpa e FNM, che ha generato l’Avantgarde 35, walkarond di 11,20 metri proposto con una inedita soluzione diesel+elettrico che prevede la propulsione in linea d’asse affidata a un motore a gasolio da 350 hp abbinato a un elettrico da 25 kW (33,5 hp). Si muove invece sulla rotta del full electric il marchio calabrese Capoforte con l’SQ240i, piccolo ma sofisticato natante di 7,38 metri realizzato con Christian Grande per il design e con Yamaha per la motorizzazione a emissioni zero, affidata all’HARMO 3,7 kW, gioiello tecnologico presentato giusto un anno fa proprio a Genova.
Anche altri produttori di fuoribordo sono al lavoro per rinnovare le proprie gamme in funzione dell’ecocompatibilità: Mercury ha confermato che lancerà 5 modelli a emissioni zero entro il 2023, mentre in casa Suzuki, in attesa della svolta radicale, puntano sul Micro Plastic Collector, rivoluzionario dispositivo che “mangia” le microplastiche in navigazione contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente marino.
Da scoprire il Pulse 63, gommone con entrobordo elettrico proposto dagli inglesi di RS Marine. La potenza è di 47kw e viene assicurata una velocità massima di 23 nodi, mentre l’autonomia può variare da 100 miglia (navigando a 5 nodi) a 25 miglia (a 23 nodi). Tutto molto interessante, ma il comparto “eco”, per ora, è condizionato da costi superiori alla media anche del 30/40%. L’alternativa più interessante al motore sarebbe dunque la vela, che a Cannes e a Genova ha messo in mostra molte e interessantissime novità, a sostegno di un mercato in netta ripresa, ancorché troppo inferiore rispetto a quello della nautica a motore.