L’automobile non basta più a se stessa ed ha bisogno di un sistema più ampio e coordinato per diventare davvero connessa, autonoma, condivisa ed elettrica. Probabilmente è questa nuova realtà che distingue l’era dell’automobile da quella della mobilità ed è per questo che le case non possono pensare solo al veicolo, ma devono provvedere a tutto ciò che le circonda. Ecco perché la Mercedes ha annunciato al CES che avrà una rete di ricarica propria a livello globale, con un investimento di un miliardo di dollari e la previsione di avere 2.500 punti di ricarica fino a 350 kW negli Usa per il 2027. Italdesign immagina invece il Climb-E, uno strumento di mobilità autonoma capace di integrarsi nella casa e nell’ufficio portandoci dall’una all’altro evitando persino di prendere l’ascensore perché è letteralmente in grado di scalare le pareti.
Altra creatura con contributi italiani è la Holon Benteler, minibus a guida autonoma realizzato con Pininfarina, mentre Fiat mostra il suo Metaverse Store, dove già si può acquistare online la 500 La Prima by Bocelli. Su questo canale Bosch, con il suo Tech Compass 2023, afferma che in Cina il 75% dei clienti si dice pronto a comprare automobili nel Metaverso contro il 33% degli americani ed il 26% dei francesi. Nel frattempo il gigante tedesco continua a sviluppare i suoi sistemi di sicurezza e soprattutto i sensori elettromeccanici (MEMS, Micro Electro-Mechanical System), ospiti sempre più numerosi non solo sulle automobili tanto che dai 33,5 miliardi prodotti nel 2022 si passerà ai 49 miliardi nel 2027. Gli ospiti che invece non potranno mancare mai sono le gomme e Goodyear al CES mostra BetterFuture, il pneumatico costruito con materiali sostenibili al 90% con l’assicurazione che già nel 2023 si arriverà al 70% e nel 2030 al 100%.
I fornitori dei costruttori automobilistici stanno sviluppando soluzioni molto più integrate fino piattaforme tecnologiche complete. Tra questi c’è ZF che a Las Vegas presenta ProConnect, capace di collegare l’automobile a qualsiasi fonte di informazione terrestre o satellitare per la guida autonoma di livello 4. La applicherà, insieme ad altre soluzioni presenti nel proprio portafoglio, alla navetta che sta realizzando con Beep, società americana di MaaS (Mobility-as-a-Service). Altro dimostratore del futuro che ci aspetta è lo Snapdragon Digital Chassis di Qualcomm, il maggior produttore di microchip per smartphone.
Trattasi di un suv coupé dotato di un unico processore in grado di gestire tutta la vettura e che mostra tutti i benefici delle piattaforme “software based” fino alla possibilità di fare acquisiti utilizzando i propri dati biometrici. L’auto è dunque il teatro di complessità e opportunità inedite che richiedono nuove idee. Per questo la Hyundai Motor Company ha creato da tempo ZER01NE, un incubatore che offre anche supporto finanziario alle start-up. Dal 2018 ne ha cresciute oltre 140, ne ha sfornate 76 e 25 sono diventate spin-off in grado di muoversi con le proprie ruote e di creare quell’ecosistema tecnologico del quale l’automobile ha terribile bisogno.