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Si chiamerà A424 l’Alpine che il prossimo anno correrà nel WEC, alla 24 Ore di Le Mans e, con ogni probabilità, anche nel campionato IMSA. È stata presentata oggi proprio alla vigilia della più famosa corsa di durata del mondo, ma ancora in forma di concept, contraddistinta dalla lettera β che in altri occasioni abbiamo visto associata ad altre Alpine ancora in lavorazione.
La A424 risponde al regolamento tecnico LMDh (Le Mans Daytona hybrid) e si chiama così perché richiama la denominazione della Renault Alpine A442B la quale, guidata da Jean-Pierre Jaussaud e Didier Pironi, vinse a Le Mans nel 1978 e perché 24 richiama sia la famosa gara sia l’anno nel quale vedremo la vettura pronta per la pista. Da regolamento, sarà lunga 5 metri netti, larga non oltre 2 metri e alta non più di 1,060 metri.
Sempre da regolamento, avrà un sistema di propulsione ibrido composto da una parte standard e una termica propria del costruttore che, nel caso specifico, sarà un V6 di 3,4 litri sovralimentato con un solo turbocompressore e bancate a 90 gradi. Sarà realizzato insieme a Mecachrome, partner utilizzato storicamente da Renault anche per i motori di Formula 1 dal 1998 al 2000. Come è noto, la parte standard sarà composta da un motore elettrico Bosch, una batteria Williams e un cambio Xtrac a 7 rapporti trasversale.
L’attuazione di quest’ultimo da parte del pilota sarà pneumatica. La potenza complessiva sarà di 500 kW, salvo modifiche imposte dal Balance of Performance (BoP), e il regime massimo di 9.000 giri/min, dunque 1.000 in meno rispetto al limite regolamentare. Come è già noto, il telaio sarà fornito da Oreca, partner storico di Alpine e della Signatech che è il team con il quale il marchio sportivo francese è tornato a competere nel WEC dal 2013 e che stavolta è stato coinvolto sin dalle prime fasi di sviluppo che avviene presso la sede di Viry-Châtillon.
La scelta dunque sembrava quasi scontata rispetto a Dallara, Multimatica e Ligier che sono gli altri costruttori tra i quali poter scegliere. La A424 condividerà la base telaistica con la Acura ARX-06 che corre solo nell’IMSA, al momento. Lo stile però è evidentemente diverso e identificato da elementi come la combinazione cromatica e le luci posteriori che ricordano la A del marchio, e questa è una delle caratteristiche originali più sfidanti delle LMDh: unire la funzione dell’auto da corsa con gli stilemi tipici del marchio così da renderli chiaramente riconoscibili anche su un’auto che ha, in ogni caso, l’obiettivo di andare più forte possibile.
In questo caso, i tecnici francesi, non appena dato l’annuncio del programma nell’ottobre del 2021, sono partiti dal telaio e hanno compiuto un lavoro certosino che tiene conto sia delle Alpine del passato e del presente sia di quelle del futuro. I designer hanno già in passato mostrato qualcosa del proprio lavoro in pubblico, in particolare sul concept Alpenglow al quale la A424 si ispira chiaramente. I primi test aerodinamici sono stati compiuti nel luglio del 2022, in dicembre il nuovo motore ha iniziato a girare al banco e a maggio è stata avviata l’integrazione del V6 con la trasmissione e la parte elettrica.
Nel programma sono coinvolte ovviamente risorse che si occupano delle monoposto di Formula 1, in particolare proprio del sistema ibrido e nella gestione dell’energia. Nel progetto sono coinvolti anche altri tecnici che hanno già mostrato il loro valore nelle corse di durata e in altre discipline motoristiche sportive come Christophe Chapelain, François Champod e Bruno Famin che, oltre a essere il responsabile del motore delle monoposto di Ocon e Gasly, ha messo la propria firma sulla Peugeot 908 HDi che ha vinto a Le Mans nel 2009.
Il programma prevede scadenze ben precise. Il 28 giugno la A424 sarà avviata, alla fine di luglio ci sarà il primo shake-down in pista a Lurcy-Lévis, a metà agosto sarà provata al Paul Ricard, a settembre andrà sul circuito di Aragon e ad ottobre infine e a Jerez. Entro la metà di novembre ci sarà l’omologazione presso la galleria del vento e subito dopo tornerà ad Aragon per il primo test di 24 ore. A dicembre girerà a Portimao ed entro l’anno sarà finalizzata l’omologazione FIA che congelerà tecnicamente la vettura.
Alpine sta preparando anche un altro esemplare, non tanto per completare le due vetture che schiererà nel WEC, ma per inviarne una in Nordamerica in vista dell’omologazione anche nell’IMSA. Uno degli obiettivi del progetto LMDh è infatti anche quello di farne un veicolo di comunicazione per il brand Alpine in vista del suo lancio al di là dell’Atlantico. Ancora da definire la linea dei piloti destinati a guidare la A424 tra meno di un anno.