Padova, il paradiso dei gioielli storici. Oltre 130 mila visitatori al Salone dell’auto e moto d’Epoca

Padova, il paradiso dei gioielli storici. Oltre 130 mila visitatori al Salone dell’auto e moto d’Epoca

di Sergio Troise
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PADOVA - Il mondo dell’auto è in tumultuosa trasformazione e il nostro rapporto con quello che un tempo era un oggetto di culto (sognato, inseguito, acquistato anche a costo di firmare pacchi di cambiali…) è diventato più freddo, distaccato, magari anche più razionale, ma privo di passione. Oggi la definizione più accreditata dell’automobile è “strumento di mobilità”. Acquistarla, e quindi sentirla propria, come “bene di famiglia”, non è più una priorità: meglio noleggiarla, a breve o lungo termine, purché ci trasporti dal punto A al punto B nel modo migliore.
In questo scenario rivoluzionario (ma comprensibile: il mondo cambia) s’è appena concluso un evento in controtendenza, che ha richiamato 130.000 visitatori (molti stranieri) nonostante prezzi d’ingresso tra 25 e 45 euro e la durata di appena 4 giorni (24-27 ottobre).

Si chiama “Auto e moto d’epoca”, si svolge a Padova da 36 anni ed è dedicato ai veicoli che hanno scritto la storia della motorizzazione. Oltre 5.000 sono stati i veicoli esposti, in alcuni casi pezzi di grande valore, in molti altri null’altro che auto “normali”, ben conservate o ben restaurate, purché di età superiore ai 30 anni (limite necessario per il riconoscimento di “auto storica”) ma anche più giovani (a 20 anni un’auto può essere riconosciuta di “interesse collezionistico”). Come è possibile che un evento pieno di “vecchie auto” possa richiamare tanta gente? «Ciò avviene perché a Padova mettiamo al centro di tutto la passione del visitatore» spiega Carlo Baccaglini, che dell’evento padovano è l’organizzatore. «E poi - aggiunge - abbiamo saputo cogliere il fenomeno delle youngtimer, modelli anni 80 che consentono di avvicinarsi al collezionismo senza svenarsi».

Tutto vero, ma non sono mancate le vendite milionarie, come quella dell’Alfa 6C 2500 Sport Pinin Farina del 1947 aggiudicata per 639.060 euro nell’asta organizzata da Finarte. E la stessa cifra è stata battuta per una coppia di Porsche. Le vendite di Finarte hanno totalizzato poco più di 2 milioni e 300.000 euro. Che non è una cifra paragonabile a quella di altre aste, come quella di Monterey, in California.
«D’altra parte – spiega Sanni Restuccia, esperto broker alla guida di Rex Garage – il movimento sta vivendo un riassetto fisiologico che fa seguito alla escalation delle quotazioni provocata negli ultimi anni dall’ondata di speculatori riversatasi sul mondo delle auto storiche e ora orientatasi verso gli orologi e le opere d’arte».

Ma al di là del mercato, un evento come Auto e Moto d’epoca rende omaggio anche alla pura bellezza di rarità irripetibili, come ha dimostrato la mostra intitolata “Le Rosse in abito da corsa” dedicata alle “barchette” Ferrari: 8 gioielli esposti grazie ad ACI Storico, ente deputato proprio alla tutela del patrimonio motoristico nazionale. Un argomento, questo, che vede ACI e ASI (Automotoclub Storico Italiano) su posizioni divergenti.

Il presidente ACI Sticchi Damiani sostiene «la necessità di predisporre una lista di salvaguardia per avere sotto controllo il parco circolante delle vetture ultraventennali, per tutelare i veicoli di reale interesse storico e rottamare quelli semplicemente vecchi, non sicuri e inquinanti»; di contro, il presidente ASI Alberto Scuro sostiene che «in tema di certificazioni è stato intrapreso un percorso evolutivo e virtuoso» e difende l’attuale normativa che assegna al suo ente il compito di certificare la rilevanza storica di un veicolo.

Al di là di certe divisioni, l’ambiente delle auto storiche si rivela comunque unito nel sentire comune di valori come la fedeltà ai principi dell’originalità, della cultura, delle emozioni. E sensibili a questi valori si sono rivelati alcuni brand importanti, presenti a Padova direttamente o attraverso registri e club di marca e di modello. Di spicco la partecipazione di Bentley, presente con la S1 del 1956 e la Continental GTC di ultima generazione, splendido esempio di continuità nel segno del lusso, dell’eleganza e della sportività.
Citroen ha colto l’occasione per l’ennesimo festeggiamento dei 100 anni di vita; Peugeot ha celebrato il 50° anniversario della 304; Mercedes ha puntato sull’evoluzione del concetto di station wagon, mentre Ford ha dedicato il proprio stand alla storia del Transit, un cult tra i veicoli commerciali, destinato ora a cimentarsi nel “nuovo mondo” fatto di van e furgoni ibridi. Horacio Pagani ha festeggiato i 20 anni della hypercar Zonda, mentre Porsche ha colto l’occasione per premiare i migliori restauri e celebrare gli anniversari della 911 GT3, della 914 e della 917, auto da corsa entrata nella leggenda.
 

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Sabato 9 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 14-11-2019 14:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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