La Renault Captur

Renault, ecologico il nuovo Captur: arriva la versione E-Tech ricaribile

di Sergio Troise
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NAPOLI - Se la pandemia da Coronavirus non avesse bloccato tutto, nel corso di questo mese di aprile avrebbe debuttato sul mercato la Renault Captur in versione ibrida plug-in, Suv compatto ricaricabile alla spina dotato della tecnologia E-Tech sviluppata dai tecnici francesi sfruttando anche le esperienze fatte in Formula 1: il sistema prevede l’impiego di un motore termico e di due unità elettriche per una potenza complessiva di 160 cv, abbinate a un cambio elettroattuato a 4 rapporti. Con la Captur ibrida sarà possibile percorrere fino a 65 km in modalità elettrica e, su percorsi fuori città, raggiungere velocità di 135 kmh a emissioni zero (in modalità City la velocità sarà invece contenuta a 65 kmh). Tutto ciò contribuirà ad abbassare la media delle emissioni nocive mettendo la Renault in condizione di evitare le multe previste dell’UE e di rispettare l’eco-programma mirato a elettrificare entro il 2022 l’intera gamma, con 8 modelli al 100% elettrici e 12 ibridi.
La E-Tech Hybrid plug-in sarà sicuramente la versione più avanzata della Captur e potrà recitare ancora un ruolo da protagonista in un’arena sempre più affollata di concorrenti.

Ma in attesa del suo arrivo, il piccolo Suv francese è stato rinnovato nello stile (piccoli ritocchi all’esterno, ora più muscoloso e sportivo) e nei contenuti, ed è stato riproposto con motorizzazioni benzina e diesel (più la variante Gpl) e dotazioni d’avanguardia. I motori attualmente disponibili, abbinati a un cambio manuale a 5 marce o al nuovo automatico a 7 (anche con levette al volante), sono i benzina a 3 e 4 cilindri con potenze di 100, 130 e 155 cv, e i diesel Blue dCi 1.5 da 95 e 115 cv, che in Renault vengono tenuti tuttora in grande considerazione vista la provata capacità di assicurare buone prestazioni senza per questo penalizzare più di tanto consumi ed emissioni.
Un pregio, quest’ultimo, esaltato in particolare sulle versioni Gpl abbinate al tricilindrico da 100 cv. Provata su strada, in un test drive svoltosi tra Napoli e Salerno prima dell’emergenza Coronavirus, la nuova Captur (nell’allestimento più ricco e potente) ha rispettato le promesse, rivelando un comportamento dinamico soddisfacente, soprattutto nella modalità Sport (in alternativa a Eco e MySense) che interviene sulla reattività di sterzo, motore e cambio. L’auto contiene bene il rollio e si fa apprezzare per agilità e tenuta anche nei tratti più tortuosi. Apprezzabili la silenziosità, il comfort e la sensazione di sicurezza in grado di trasmettere.

Del resto è molto ricca la dotazione di sistemi di assistenza alla guida, che prevede cruise control adattivo, mantenimento di corsia, frenata d’emergenza con riconoscimento di pedoni e ciclisti, monitoraggio posteriore e sistema di park assist. Soprattutto, sulle versioni top di gamma spicca il sistema di guida autonoma di livello 2, che obbliga a non staccare le mani dal volante, ma è comunque in grado di “leggere” la strada e di procedere mantenendo distanza di sicurezza e corretta posizione nella corsia di marcia: ideale nel traffico intenso, con operazioni di stop&go eseguite tranquillamente in autonomia. 

Grazie alle dimensioni cresciute di 11 cm (4,23 metri), è aumentato il passo (+3 cm) a beneficio del comfort interno, che ora è degno di un’auto di categoria superiore, anche per lo spazio guadagnato a beneficio dei passeggeri (il sedile posteriore è scorrevole) e del vano bagagli (536 litri).
Materiali e finiture sono di qualità e nella strumentazione spiccano il grande schermo del cruscotto digitale da 10,2” e quello verticale da 9,3” del sistema multimediale. I prezzi oscillano tra un minimo di 17.700 e un massimo di 30.600 euro.

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Martedì 14 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 16-04-2020 10:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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