La foratura non impedisce di percorrere 80 km in sicurezza, alla velocità massima di 80 km orari.

Bridgestone DriveGuard, pneumatico che esorcizza l'incubo foratura

di Gianpiero Bottino
  • condividi l'articolo

NIZZA – Lo sterzo si fa improvvisamente pesante, tenere l'auto in strada diventa problematico, ogni accelerazione è un terno al lotto,il turpiloquio affiora spontaneo. Abbiamo bucato, si è concretizzato l'incubo ricorrente di ogni automobilista. Perché cambiare una ruota, ammesso di saperlo fare, è incombenza gravosa e spiacevole, soprattutto se affrontata in avverse condizioni di spazio, tempo e clima.
 

A guardare le statistiche europee, il sinistro evento sembra fatto apposta per confermare la validità della legge di Murphy e dei suoi corollari: se una cosa può andar male, andrà male sicuramente. E lo farà nel modo più scomodo e pericoloso. Un contrattempo che ogni guidatore sperimenta mediamente 6 volte nel corso della sua vita al volante, e che nel 74% dei casi porta il malcapitato (o la malcapitata, visto che il 72% delle donne – contro il 33% degli uomini – non prende neppure in considerazione l'idea di provvedere personalmente alla sostituzione) sull'orlo di una crisi di nervi.

Una reazione giustificata dal fatto che il 23% delle forature avviene nottetempo, e per la metà delle volte su tratti di strada che rendono difficile, se non impossibile, l'eventuale intervento riparatorio. Uno stress che la tecnologia run flat ha cancellato, in maniera però anche troppo selettiva: si tratta infatti di gomme costose, sviluppate su misura per le vetture di alta gamma e spesso specifiche per singoli modelli.

Una lunga ma doverosa premessa che evidenzia la portata della rivoluzione targata Bridgestone: il colosso giapponese del settore ha infatti sviluppato, con DriveGuard, una famiglia di pneumatici che, per misure e costi, mette la filosofia run flat a disposizione di tutte le auto di qualsiasi marca. L'unica condizione è che la vettura sia dotata del Tpms, il dispositivo di controllo della pressione delle gomme obbligatorio in Europa su tutte le auto prodotte a partire dal 2014 e oggi disponibile su oltre 32 milioni di automobili circolanti nel continente.

Non si tratta di una limitazione “tecnologica”, ma dettata da evidenti ragioni di sicurezza. Come abbiamo verificato nella prova sulle strade della Costa Azzurra, anche una gomma completamente a terra non altera sensibilmente il comportamento dell'auto, e un pilota ignaro potrebbe mantenere uno stile di guida inadatto a una situazione comunque compromessa sul piano dinamico. Grazie alla mescola innovativa, a soluzioni tecnologiche sofisticate e ai fianchi rinforzati le coperture DriveGuard garantiscono infatti un'autonomia di 80 km a una velocità prudenziale non superiore agli 80 km orari. Quanto basta per raggiungere casa, piuttosto che il gommista o la stazione di servizio più vicini. Un'iniezione di tranquillità che non viene meno neppure se – come ha potuto constatare uno degli equipaggi impegnati nei test – si affloscia anche una seconda gomma.

Il tutto con il vantaggio collaterale, in termini di peso e di spazio disponibile, della rinuncia sia alla ruota di scorta (troppo spesso sgonfia), sia al kit di mobilità che almeno un terzo degli automobilisti – è ancora la statistica a dirlo – non sa usare nel modo corretto. E senza compromessi sul piano della qualità, identificata con gli eccellenti valori conseguiti nelle varie “specialità” previste dall'Etichetta europea degli pneumatici e con l'elevata attenzione riservata al comfort.

L'autorevole e indipendente organismo di certificazione tedesco Tüv Sud ha infatti riconosciuto al DriveGuard il titolo di “best in class” che vede l'intera gamma della versione estiva in Classe A (dove si colloca il 32% di tutti gli pneumatici in commercio) per la tenuta di strada su fondi bagnati, mentre nella resistenza al rotolamento si piazza in classe C (nessun prodotto è in Classe A) con l'89% della gamma e in classe D con il restante 11%.

Equivalenti i risultati ottenuti dalla versione invernale che arriverà sul mercato entro l'estate, mentre l'avvio delle vendite della declinazione estiva è previsto per marzo. Troppo presto per annunciare il listino definitivo, che comunque dovrebbe superare del 15/20% quello delle analoghe coperture convenzionali. Una differenza che, secondo le analisi di mercato Bridgestone, i clienti sono disposti ad accettare in cambio della tranquillità e della serenità garantite dalla certezza che non basteranno un chiodo o una bottiglia rotta per lasciarli a piedi.
 

  • condividi l'articolo
Lunedì 28 Marzo 2016 - Ultimo aggiornamento: 30-03-2016 13:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti