Comune, il piatto piange: c’è un buco di 1,7 milioni. «E nel 2025 andrà anche peggio»

Comune, il piatto piange: c’è un buco di 1,7 milioni. «E nel 2025 andrà anche peggio»
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 4 Maggio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:39

Sotto di 1,7 milioni di euro. Per ora, perché dal prossimo anno, se non ci si mette una pezza, rischiano di essere molti di più. Insomma, a palazzo dei Priori i conti non tornano, secondo quanto emerge dal consuntivo.

A lanciare l’allarme sono il capogruppo del Pd Alvaro Ricci e quello della Lega, Andrea Micci: nel 2023 le spese sono state molto superiori alle entrate. «Per la prima volta non so da quanto tempo - dice il dem - siamo sotto di 1,7 milioni. È un campanello d’allarme enorme, vuol dire che hai sballato i conti. Lo scorso anno eravamo sopra di 700mila. Ora capisco perché hanno rinegoziato i mutui, posticipando l’ammortamento al 2025, altrimenti sarebbe stato un disastro».

Difficile fare il conto, ma secondo Ricci si parla di «qualche milione. E per il prossimo anno si prospetta un ulteriore problema. Per il 2024 infatti gli aumenti del costo della giunta sono ancora coperti dal governo, ma dal 2025 vanno ci sarà anche questa maggiore spesa. I revisori dei conti lo dicono in maniera chiara». Per ora la situazione è coperta nel gioco tra i residui attivi e passivi e si sta in equilibrio, «ma quei soldi vanno recuperati o si rischia di paralizzare il bilancio.

Sulla stessa linea il leghista. «Allarme conti dopo soli 22 mesi di amministrazione Frontini. Palazzo dei Priori spende più di quanto incassa, secondo il rendiconto della gestione 2023. A guardarsi intorno, sembra difficile crederlo: strade piene di buche, erba alta, fontane a secco senza pulizia, di termalismo non se ne parla più nemmeno, frazioni praticamente dimenticate, parte dei soldi per risanare Francigena li hanno chiesti ai viterbesi con la lievitazione della tariffa oraria, dietro all’angolo anche l’aumento della Tari con il nuovo servizio di igiene urbana».

La domanda a Micci sorge spontanea: «Ma, insomma, il Comune dove li spende i soldi? Il rendiconto della gestione 2023 chiude in negativo e arriva oggi a certificare quello che stiamo dicendo oramai da mesi: l’amministrazione Frontini non sa che pesci pigliare e, forse, proprio per questo, spende in tutto e in niente, senza risultato. Oggi il rendiconto della gestione 2023 diventa un po’ come la cartina di tornasole di evidenti carenze, come dimostra anche l’esiguo numero di consigli comunali di questi 22 mesi, gli ordini del giorno ridotti al lumicino, con pochissime pratiche da esaminare e votare per mandare avanti la macchina comunale. La città è ferma».

Anche lui passa dal portafogli della giunta. «E pensare che le indennità riconosciute al sindaco e alla giunta di sette assessori è aumentata vertiginosamente, arrivando a costare alle tasche dei viterbesi oltre un milione di euro all’anno. Se fino ad ora non si sono visti grandi risultati, ci chiediamo cosa aspettarci nei prossimi mesi con i soldi che iniziano a scarseggiare. Ricordiamo che le casse comunali, all’arrivo di Frontini a Palazzo dei Priori, godevano di buona salute, con gli stessi saldi dei conti in positivo e la valanga di milioni di euro ottenuti con il Pnrr da chi l’ha preceduta. Un’eredità taciuta da chi, fino ad oggi - conclude Micci - è apparsa interessata unicamente a tessere la lista dei demeriti di chi c’era prima».

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