
Hyundai Kona Elettrica. Evoluzione a bordo: consolle centrale ridisegnata e pavimento più alto

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OSLO - Non dovendo rispondere ad alcune esigenze tipiche dell’auto a combustione interna, la versione elettrica di Hyundai Kona ha potuto mettere mano agli interni. La volumetria è simile, ma il pavimento risulta essere più alto, per via della presenza del pacco batterie sotto il pianale.
La differenza più rilevante è in dote alla consolle centrale, il cui disegno è stato modificato per rispondere al meglio alle specifiche di Kona EV. Eliminata la leva del cambio, sono presenti dei pulsanti preposti alla marcia. Mentre rimane tale e quale lo schermo touch riservato al comparto multimediale. A seconda degli allestimenti è da 7 o 8 pollici di grandezza. Da qui si possono regolare le funzioni relative anche ad Apple CarPlay e Android Auto.
La vera novità è il display da sette pollici che rappresenta invece il quadro strumenti. Un quadro che muta la grafica a seconda della modalità di guida inserita: Normal, Sport, Eco ed Eco+. Questione non solo di design, ma pure prestazionale. Perché nel modo Sport è davvero difficile tenere a bada la poderosa coppia a disposizione.
La presenza invece delle palette al volante non ha ovviamente nulla a che fare con il cambio. Regolano l’intensità della frenata rigenerativa e, con quella di sinistra, si può addirittura arrestare la vettura tenendola premuta.
A parte il comando dello sterzo che non realizza un feedback “pulito”, la Kona EV si presenta come confortevole e a tratti divertente (merito della coppia). Quanto alla ricarica dipende tutto dalla modalità scelta (ma sarebbe meglio dire a disposizione). Così quella della batteria da 64 kWh avviene in circa 54 minuti utilizzando una stazione di ricarica in corrente continua (DC) da 100 kW (fino all’80%). Mentre attraverso il sistema on-board-charger da 7,2 kW in corrente alternata sono invece necessarie 9 ore e 35 minuti per la versione long-range e 6 ore e 10 minuti per la standard-range. Da una normale presa domestica non è da escludere che ci voglia quasi il doppio del tempo.
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