Honda evolve X-ADV: il crossover su due ruote si aggiorna per restare sempre ai vertici
Ecco Honda HR-V, look rinnovato e maggiore tecnologia. E in Giappone pronte le 0-Series
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La leva c’è, ma potrebbe anche non esserci. Si può spiegare così, in estrema sintesi, il funzionamento dell’E-Clutch, innovativa frizione a gestione elettronica di Honda che debutta sulle nuove CB650R e CBR650R 2024. Si tratta di una chicca tecnologica senza precedenti, pensata per migliorare l’esperienza di guida di tutti i motociclisti: dal neofita all’esperto. Essa, per intenderci, si pone al centro tra il Quickshifter e il DCT. E, di fatto, elimina la necessità di utilizzare la leva della frizione per fermarsi, partire e cambiare marcia; ma all’occorrenza, se il motociclista lo desidera, è possibile attivare la modalità manuale in un batter d’occhio e guidare come si guiderebbe una qualsiasi moto. Dunque, sulle nuove 650R la partenza e l’arresto sono un gioco da ragazzi, a prova di neofita ma anche di coloro che passano molto tempo in città: basta dare gas dolcemente dopo aver inserito la prima marcia. I cambi marcia in movimento, invece, faranno felici soprattutto i motociclisti più esperti, per la fluidità e la grande rapidità con cui il sistema gestisce il passaggio da un rapporto all’altro. Il prezzo da pagare? Esiguo: 2 kg in più di peso e 400 euro in più sul listino. In attesa del probabile debutto su altri modelli di medio-bassa cilindrata della gamma Honda, per ora l’E-Clutch, come anticipato, viene proposto solo sulle nuove CB650R e CBR650R. Che non vengono stravolte rispetto al passato. Piccolo lifting estetico per entrambe.
Nuovi gruppi ottici anteriori e posteriori. E un nuovo display TFT a colori da 5” dotato di connettività Honda RoadSync, comandato da un nuovo intuitivo blocchetto elettrico retroilluminato. Confermato il motore quattro cilindri in linea Euro 5+ da 650 cc, 95 cv e 63 Nm di coppia (disponibile anche in versione da 35 kW per patente A2), oggi più grintoso ai bassi regimi rispetto al passato. Così come non cambiano la ciclistica (telaio in acciaio, forcella Showa SFF-BP da 41 mm, che guadagna un nuovo setting, e mono regolabile nel precarico) e l’impianto frenante (pinze a 4 pistoncini ad attacco radiale). Dunque, due moto quasi uguali, ma allo stesso tempo diverse. Posizione di guida più rilassata e comoda sulla naked, più aggressiva e caricata in avanti sulla sportiva. Ma anche maggiore agilità sulla prima, propensione più marcata per la guida sportiva per la seconda. Quattro le varianti cromatiche disponibili per la CB650R, con un prezzo lancio di partenza di 9.190 euro. Due invece le colorazioni per la CBR650R, disponibile a partire da 10.090 euro.