La Toyota Mirai e l'H2.City Gold di CaetanoBus che sfrutta le stesse fuel cell a idrogeno per produrre a bordo l'energia elettrica

Idrogeno anche per il trasporto pubblico con CaetanoBus a Terni. l’H2.City Gold a fuel cell sfrutta la stessa tecnologia della Mirai

di Nicola Desiderio
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La città di Terni punta all’idrogeno. Per questo Toyota ha presentato alla municipalità umbra la propria tecnologia portando di fronte a Palazzo Spada, sede del municipio, l’H2.City Gold di CaetanoBus, autobus fuel cell che sfrutta la stessa che tecnologia Toyota utilizza sulla Mirai e mette a disposizione per molteplici utilizzi attraverso i suoi moduli commercializzati in Europa da una società specializzata, European Fuel Cell Business Group.

L’evento, intitolato “La mobilità ad Idrogeno: una realtà” ha visto la partecipazione del sindaco di Terni, Leonardo Latini, e della sua vice, Benedetta Salvati alla presenza di Andrea Saccone, Communication & External Affairs General Manager di Toyota Motor Italia, e di Nuno Lago de Carvalho, Chief Commercial Officer di CaetanoBus. Quest’ultimi due hanno esposto le attività delle rispettive aziende illustrando anche le caratteristiche tecniche dell’H2.City Gold impegnato in un tour dimostrativo in Italia. Il costruttore portoghese è un partner storico di Toyota – i primi modelli per l’Europa, i Land Cruiser sono stati assemblati proprio all’interno dei sui impianti – ed è uno dei maggiori nel campo dei bus urbani e per aeroporti.

L’H2.City Gold è un bus lungo 10,74 metri, largo 2,5 e altro 3,45, ha due o tre porte e accoglie fino a 64 passeggeri. I 5 serbatoi da 312 litri pari a 37,5 kg di idrogeno a 350 bar sono alloggiati sul tetto, bastano per un’autonomia di 400 km e per il loro rifornimento occorrono 9 minuti. È questo il grande vantaggio rispetto ai bus elettrici a batteria anche se parliamo sempre di trazione elettrica. Lo stack di fuel cell fornito da Toyota genera una potenza continua di 60 kW facendo incontrare l’idrogeno con l’ossigeno contenuto nell’aria. Le emissioni consistono unicamente in acqua nella forma di vapore acqueo. L’energia prodotta alimenta il motore elettrico Siemens da 180 kW. CaetanoBus ha già venduto oltre esemplari in Europa.

Dunque il mezzo ideale per Terni che con i progetti Hydra e LIFE3H sta cercando di creare un ecosistema basato sull’idrogeno che punta a dare un futuro alla città umbra integrando le risorse industriali e di mobilità presenti. Tra questi anche la linea ferroviaria Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona non elettrificata che oggi utilizza treni elettrodiesel e un domani si convertirà all’idrogeno, un vettore che può essere prodotto attraverso l’acqua in modo duplice: utilizzando l’energia idroelettrica per ricavare l’elemento più presente in natura e contenuto proprio nell’acqua. Questo rende l’idrogeno anche un supporto ideale per accumulare energia prodotta in eccesso da qualsiasi fonte e per poter essere poi riutilizzato quando i bisogni energetici crescono, sia quelli stazionari (residenziali, servizi, industriali) che legati alla mobilità.

Il simbolo concreto di questa risorsa, tra passato presente e futuro, è sicuramente costituito dalla cascata delle Marmore, formata dai fiumi Velino e Nera. Terni ha disposizione anche 25 milioni di euro fino al 2030 per ammodernare il proprio sistema di mezzi pubblici e della flotta faranno sicuramente parte un paio di H2.City Gold la cui consegna è prevista non prima della seconda metà del 2023. Lo sguardo è tuttavia più ampio: «Se quella dell'idrogeno è l'ultima frontiera dell'innovazione per lo sviluppo dell'energia del futuro, Terni vuole e può essere città di frontiera» ha detto il sindaco, Leonardo Latini che vuole fare della sua città «una capitale nella nuova economia fondata sull'idrogeno» guardando a due obiettivi: «la tutela ambientale e la creazione di nuove filiere produttive e quindi di posti di lavoro».

«Come Gruppo Toyota – ha detto Andrea Saccone - siamo da sempre impegnati nella realizzazione di una mobilità sostenibile, che veda l’utilizzo sempre più diffuso di mezzi e soluzioni di mobilità a basse emissioni. Per questo motivo, da oltre 30 anni investiamo nello sviluppo di tutte le soluzioni elettrificate, tra cui quella delle fuel cell alimentate a idrogeno, che equipaggia gli autobus di CaetanoBus. Questo tipo di soluzione, che consideriamo pienamente complementare all’elettrico a batteria, trova anche applicazione nelle automobili, come la nostra Mirai e in molte tipologie di mezzi per il trasporto pesante e quello ferroviario, fino alle imbarcazioni». La tecnologia fuel cell di Toyota ha dato prova di sé anche in utilizzi stazionari, alimentando l’illuminazione della Torre Eiffel, e sarà utilizzata anche nella missione spaziale sulla Luna che la JAXA (l’ente spaziale giapponese) sta preparando per il 2029.

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Venerdì 29 Settembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 19:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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