«Il contesto di elevata inflazione del primo periodo 2023 e la graduale ripresa della mobilita al termine delle restrizioni associate alla pandemia hanno comportato un preoccupante rialzo dei prezzi dell’Rc auto. Se da un lato e necessario intervenire ancora affinche cali la dinamica inflattiva, il Governo e al lavoro per il riordino dell’intero sistema assicurativo nazionale, al fine di garantire efficienza e sostenibilita al settore, e tutela di cittadini e imprese. L’obiettivo e che nel comparto si registrino costi pari o inferiori a quelli degli altri Paesi europei». Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine della riunione della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi sul tema Rc Auto. Nell’infografica GEA i rincari delle polizze auto per zona italiana secondo i dati di novembre comunicati da Ivass.
Il monitoraggio dei costi dell’Rc auto, che ha visto una riunione della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi al Mimit con il ministro Adolfo Urso e il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, oltre ai rappresentanti delle associazioni del comparto assicurativo è solo una prima riunione. «Ce ne saranno delle altre finché non si procederà nel verso giusto, grazie anche al confronto con tutti gli attori coinvolti», ha detto Urso in una nota indicando l’obiettivo di tariffe «pari o inferiori» agli altri Paesi europei. Una nota del Mimit ricorda l’aumento del prezzo medio dell’Rc auto del +7,3% in termini reali tra dicembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022, registrato da Ivass. Il prezzo medio pagato è di 391 euro per i contratti stipulati nel quarto trimestre del 2023. Gli incrementi si sono registrati in tutte le province e varia tra il +4,4% e il +10,9%. Quelli maggiori si registrano a Caltanissetta (+10,9%), Roma (+10,4%) e Vercelli (+10,2%). Inoltre, il differenziale di prezzo tra Napoli e Aosta risulta pari a 242 euro, in aumento dell’1% su base annua e in riduzione del 46,1% rispetto al quarto trimestre del 2014.