La competizione con i produttori di auto cinesi sul mercato europeo sarà agguerrita, soprattutto per quanto riguarda l'elettrico, e potrà portare a significative conseguenze. Ne è convinto l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, secondo il quale, tuttavia, i dazi sui veicoli cinesi importati in Europa e negli Stati Uniti sono “una grande trappola per i Paesi che intraprendono questa strada” e non permetteranno alle case automobilistiche occidentali di evitare la ristrutturazione necessaria per affrontare la sfida. Parlando durante la Reuters Events Automotive Europe, Tavares ha spiegato che eventuali dazi farebbero salire l'inflazione nelle regioni in cui dovessero essere imposti, con potenziali ricadute su vendite e produzione. "Non stiamo discutendo di un periodo darwiniani, lo stiamo vivendo.
La battaglia sui prezzi con le rivali asiatiche sarà molto dura", ha detto il numero uno di Stellantis, spiegando che "quando si lotta contro la concorrenza per assorbire un 30% di vantaggio competitivo sui costi a favore dei cinesi, ci possono essere conseguenze sociali. Ma i governi, i governi europei, non vogliono affrontare questa realtà in questo momento". La Commissione europea presenterà una prima decisione sui possibili dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi il 5 giugno, gli Stati Uniti hanno dichiarato che imporranno dazi del 100% per impedire la spedizione di veicoli elettrici cinesi. La Cina ha minacciato di imporre contro-dazi. “Se si lascia che la quota dei costruttori cinesi (Oem, original equipment manufacturer) cresca è ovvio che si creerà una sovracapacità, a meno che non si combatta la concorrenza”, ha detto Tavares. Per quanto riguarda le discussioni con i sindacati nelle sedi europee, il Ceo ha ribadito che "le discussioni sono produttive. La maggior parte delle volte sono d'accordo con noi sui rischi che stiamo facendo i conti e su come dovremmo affrontare questo periodo”.